Un connubio controverso quello tra sesso e sport. E Aldo Agroppi, da par suo, ha sintetizzato così il problema: “Paolo Pulici, una forza della natura, raccontava di farlo anche la domenica mattina, prima della partita. Io, invece, chiudevo bottega il lunedì sera. Non avevo il fisico. Che voglio dire? Che anche in tema di sesso e sport non c’è una ricetta valida per tutti”.
Mentre il nuovo allenatore del Brasile Luis Felipe Scolari mortifica la gloriosa Selecao costringendo Ronaldo e soci a un mondiale di castità forzata e mentre gli azzurri di Trapattoni sono pronti a partire senza alcun schema teorico in materia, il mondo del calcio si è riunito oggi nel Parco Termale di Uliveto per un convegno scientifico dall’inequivocabile odore di lenzuola.
Tra i protagonisti, con Agroppi, Maria Teresa Ruta in veste di moderatrice, gli allenatori Cosmi, Fascetti, Clagluna e Ulivieri, il presidente del Bologna Giuseppe Gazzoni Frascara, l’andrologo pisano Fabrizio Menchini Fabris, Bruno Fabbri, direttore del Centro di Medicina dello sport Coni-FMSI di Padova, e i medici delle società di calcio guidati da Enrico Castellacci in qualità di presidente della loro associazione (LAMICA).
Un appuntamento organizzato, proprio nel quadro di un corso di aggiornamento per i medici del calcio, dalla Clinica ortopedica dell’Università di Pisa del professor Nicolino Marchetti, dallo stesso Castellacci primario di Medicina e traumatologia dello sport a Lucca, e dal dottor Lamberto Arcucci.
Nel nome dell’equilibrio psicofisico e del rispetto per la personale dignità dell’atleta, Fabbri ha duramente polemizzato con il trainer brasiliano e con i fautori della linea dura sostenendo che una sana attività sessuale fa benissimo allo sport, così come una sana pratica sportiva giova alla vita sessuale.
“Come medico”, ha detto, “ho esaminato atleti d’ogni tipo. E posso dire che i professionisti non cambiano abitudini sessuali quando di mezzo c’è una gara perché, giustamente, non considerano più il sesso come elemento di disturbo. Viceversa, soggetti sedentari messi in palestra due/tre volte a settimana, nel giro di pochi mesi hanno registrato miglioramenti di forma generale con un aumento della libido e delle performance sessuali”.
Per quanti fanno uso di additivi, il professor Menchini Fabris ha invece presentato due ricerche inedite e di segno opposto condotte dalla sua equipe dell’Università di Pisa.
Con la prima, di prossima pubblicazione sul Journal of Impotence Research, ha accertato che il Viagra non si limita a potenziare prestazioni estemporanee, bensì è anche un’ottima e duratura terapia contro i deficit erettivi. L’altra certifica non solo l’uso massiccio di sostanze dopanti tra l’atletica di seconda fila, ma anche i molti danni che questi abusi causano alla sfera sessuale: drastica riduzione della libido, della funzione sessuale e, questi irreversibili, della fertilità.
Difficile controllare un mondo di palestre e di sport per dilettanti.
Più semplice, basta volerlo, controllare i professionisti. E’ quanto ha proposto Castellacci, a nome dei medici del calcio, insistendo sulla necessità di test a sorpresa, sangue e urine, e non solo dopo la partita: “Basta coi controlli telefonati”, ha detto, “Se davvero vogliamo sconfiggere il doping non restano che i test a sorpresa”.
Hanno promosso il convegno la Libera Associazione dei Medici del Calcio (LAMICA) e il comune di Vicopisano. Tra i collaboratori: Società Acqua e Terme di Uliveto, Gazzoni Medicals, Mectronic, Laborest Italia, Karnak, Orion Scientific, Ozono Italia, Bipielle Ducato Leasing, Credito Cooperativo di Fornacette, Cantine Colline Pisa, Medisport, HMT Milano, Istituti Editoriali e Poligrafici Internazionali, Poliambulatorio Medico Chirurgico Ippocrates.