Il primo spettacolo nel mese di maggio per la Rassegna di Danza 2002 nella splendida Abbazia di San Zeno sarà di scena sabato 4 maggio alle ore 21: ITINERARI DI CONFINE, per la coreografia e regia di Ricky Bonavita con la Compagnia Excursus, direttori artistici Ricky Bonavita e Theodor Rawyler.
I temi del confine e dello sconfinamento sono al centro di questo testo coreografico e registico, coerente e comunicativo come tutti i lavori di Bonavita. Attraverso l’elaborazione di un linguaggio corporeo prende vita, in chiave stilizzata e non narrativa, il contrasto tra più codici culturali e la convivenza di conflitti interiori, tipici della realtà contemporanea.
In un susseguirsi caleidoscopico di immagini, figure solitarie, evocative di tempi e luoghi diversi, si trovano a confronto in un viaggio surreale attraverso il proprio spazio interiore: si creano così incontri e rapporti dove gli impulsi emozionali generano contesti crudi e irrazionali.
Su brani di fine ‘800, musiche originali, canto lirico, musica minimale, ritmi, sonorità techno e rumori, che si mescolano in un coinvolgente quadro sonoro a cura di Marco Schiavoni, due personaggi estraniati percorrono la scena su pattini e sedia a rotelle, metafore della distinzione, del confine tra le sfere uomo-donna, relazione-incomunicabilità, fantasia-reale.
Le tre danzatrici che intervengono, incarnano la donna fatale, la candida, l’androgina. Le situazioni che si ingenerano, spesso proiezioni dell’Io interiore, sono sviscerate attraverso un intenso percorso coreutico, tutto in scena, cui fa fronte solo la tecnica e la personalità artistica degli interpreti, Sabrina D’Aguanno, Irene Iovino, Monica Lavezzari, Theodor Rawyler, Ricky Bonavita.
Un itinerario individuale e collettivo che percorre le zone di confine tra il reale e l’immaginario, un microcosmo che vive tra l’apparenza e il mistero, un luogo in cui la trasfigurazione del quotidiano assume una visione surreale e i personaggi si muovono condizionati dalle diverse dinamiche di relazione: tutte possibili prospettive metaforiche per una chiave di lettura di una drammaturgia dove l’esplorazione delle zone di confine e la scoperta della diversità possono costituire un elemento di sottile complicità.
L’ideazione e concetto sono a cura di Ricky Bonavita e Theodor Rawyler, musiche di repertorio di Guillaume Lekeu, disegno luci firmati da Luca Storari, costumi di Marco Calandra, progetto scenografico di Antonella Bonavita e Maria Paolo Pagliari, produzione 2000, realizzata con il sostegno dell’ Istituto Svizzero di Roma, Città di Biel, Cantone di Berna, pro Helvetia.
Per questo appuntamento i biglietti, posto unico con prezzi che variano da 10,33 a 7,23 Euro, sono già in prevendita presso il Botteghino del Teatro.