FIRENZE- Grandi poeti a contatto diretto con il pubblico. E’ questo il senso della rassegna “Il cammino delle comete” in programma a Pistoia dal 2 al 4 maggio. All’iniziativa, promossa dal comune di Pistoia e inserita nella programmazione del progetto regionale Porto Franco, parteciperanno alcune delle voci più illustri della poesia internazionale. Nel presentarla, l’assessore alla cultura Mariella Zoppi ha citato ieri i versi del ‘manifesto’ di Porto Franco (“Siamo in viaggio. E portiamo con noi la nostra storia, passata e presente.
Per viverla insieme nei modi più diversi. Perché la cultura è il luogo degli scambi…”), versi che – ha sottolineato – parlano di viaggio, di scambio, di scrittura come luogo mobile di diverse culture. “E’ questo – ha proseguito Mariella Zoppi - il volto ‘nuovo’ della Toscana che la Regione, attraverso il suo progetto interculturale, sta cercando di far crescere e valorizzare. Lo ha fatto in passato con i campus ‘Le culture della parola e della scrittura’, lo fa adesso sostenendo ‘Il cammino delle Comete’, giunta alla seconda edizione, dopo il successo dello scorso anno”. Un successo che, a giudizio dell’assessore, risponde ad una profonda e diffusa ‘voglia’ di poesia, come forma d'arte e come veicolo culturale capace di far incontrare mondi diversi.
Perché la poesia è linguaggio che unisce il quotidiano e l'universale, l'intimo e il pubblico, la libertà di espressione e i sentimenti. “A Pistoia – ha concluso Mariella Zoppi - la poesia si incontrerà con il pubblico, lascerà i libri di scuola per scendere in piazza, grazie alla partecipazione delle voci più illustri della poesia internazionale: il brasiliano Ledo Ivo, il bosniaco Izet Sarajic, la francese Cristiane Veschambres, l'italiano Paolo Ruffilli e tutti gli altri di pari valore reciteranno i loro versi, che parlano di passione, di pace, di impegno civile, di tradizioni e popoli diversi, accompagnati da un altro mezzo di espressione universale, quello della musica.
Sarà l'occasione per conoscere meglio gli altri e noi stessi, per ritrovarsi a parlare lo stesso linguaggio, comune a tutti i popoli di questa terra, il linguaggio dell'anima”.