Solo pochi fotogrammi ma anche Leonardo Pieraccioni, insieme a Novello Novelli, Barbara Enrichi e Sergio Bini, ha accettato di essere una delle 'comparse' nel film 'Una serata eccezionale' completamente realizzato, dalla sceneggiatura all'organizzazione generale, dalle alunne della III B dell'Istituto Ginori Conti. E sono, invece, loro stesse le attrici protagoniste di questa storia nata dall'interesse sul tema dell'ecstasy in discoteca, e sviluppata grazie ad un progetto seguito dall'Ufficio Prevenzioni Dipendenze del Comune, con il contributo degli assessorati alla pubblica istruzione e alla sanità e sicurezza sociale di Palazzo Vecchio, della Regione e della Provincia.
Professionista, invece, il regista del film, anche lui fiorentino, Domenico Costanzo, grande amico di Pieraccioni che, solo per quest'amicizia ventennale ha accettato di parteciparvi. In realtà, come hanno spiegato le stesse ragazze questa mattina nel corso della presentazione, il film è solo il lavoro finale di un percorso che le ha impegnate per oltre un anno, con momenti di riflessione, di ricerca, incontri con esperti e poi una vera e propria full immersion nel mondo del cinema. A seguirle le professoresse Annamaria Perotto e Giuliana Boretti.
Il film sarà presentato domani pomeriggio alle ore 18.00 nella Sala dei Duecento di Palazzo Vecchio, con ingresso a invito, e il prossimo 3 maggio, sempre alle 18.00 con ingresso libero, al Teatro Puccini. ''E' importante che questi giovani abbiano potuto parlare di un argomento della loro vita quotidiana con le loro parole - hanno spiegato gli assessori Daniela Lastri e Graziano Cioni - andare nei luoghi che frequentano, vivere le loro esperienze. Il film diventa così uno strumento di conoscenza su questi temi utile per chi lo ha fatto ma anche per gli altri giovani''.
Il film, come ha confermato Duilio Borselli, responsabile dell'Ufficio Prevenzione, sarà utilizzato come base di partenza per gli incontri con gli studenti sui problemi delle tossicodipendenze, e sarà proiettato anche nelle discoteche e nei locali frequentati dai giovani. ''Sono convinto che il prodotto finale, oltre alle importanti implicazioni sociali - ha detto Costanzo - è anche un buon prodotto. Io spero che qualche emittente decida di trasmetterlo in un prossimo futuro''.