La Commissione europea ha dato il via libera al Programma regionale di azioni innovative che, grazie al contributo europeo di 3 milioni di Euro, assicurerà alla nostra regione, nel biennio 2002-2003, un investimento complessivo di 6 milioni di Euro, di cui oltre 5 milioni di Euro di risorse del settore pubblico e poco meno di un milione di Euro del settore privato.
Quest’investimento servirà a creare reti di cooperazione fra imprese, centri di ricerca, università, istituzioni pubbliche, centri di servizi alle imprese, agenzie formative e organismi finanziari.
Le reti dovranno favorire la sperimentazione di metodologie esemplari di trasferimento tecnologico, riproducibili in altri ambiti dell’economia regionale. E’ così che, integrandosi con le risorse previste dal Documento unico di programmazione per le zone comprese nell’Obiettivo 2, le reti di cooperazione svilupperanno progetti pilota, che si prevede saranno circa 12, basati sulla collaborazione fra centri di ricerca scientifica e imprese. Il programma Innovazione tecnologica in Toscana ha infatti anche la finalità di stimolare e favorire lo sviluppo della progettazione di proposte nelle misure per l’innovazione e il trasferimento tecnologico del Docup Ob.2.
“Il progetto parte dalla constatazione di un bisogno diffuso di innovazione fra le imprese toscane – spiega l’assessore alle attività produttive Ambrogio Brenna – e, in coerenza con le linee espresse nel Forum regionale dell’innovazione dello scorso dicembre, abbiamo deciso di dare una risposta a queste esigenze proprio a partire dalle tipicità dei distretti toscani e grazie al sostegno non più dell’offerta ma della domanda.
Come? Favorendo la creazione di reti di cooperazione fra diversi soggetti, imprese, centri di ricerca, enti pubblici, con l’obiettivo di gettare le basi per la diffusione di strumenti innovativi alle piccole imprese che, spesso, oggi non sono in grado di accedervi”. L’assessore ha ricordato come questo programma rappresenti la punta avanzata delle attività che successivamente saranno attuate e sistematizzate con le risorse previste per l’innovazione dal Docup 2000-2006, in tutto circa 120 milioni di Euro, che si ipotizza possano dare luogo a investimenti almeno pari al doppio delle risorse attivate.
Il programma si articola in quattro linee di azione: 1) il trasferimento tecnologico e la diffusione dell’innovazione nella Toscana occidentale, in particolare nei settori tradizionali (meccanico, lapideo, cantieristica navale) o nei settori emergenti come il biomedicale e l’Information and communication tecnhology; 2) il trasferimento tecnologico e la diffusione dell’innovazione nel sistema moda: tessile, abbigliamento, calzatura; 3) lo sviluppo e le applicazioni industriali delle tecnologie optoelettroniche (sensori per l’automazione, sistemi per la diagnostica e la conservazione nel campo dei beni culturali, strumenti per il rilevamento dei parametri ambientali e per la diagnostica in campo medico; 4) lo sviluppo e le applicazioni industriali, agroalimentari e ambientali delle biotecnologie.
A queste quattro linee si aggiunge una misura di accompagnamento,gestita direttamente dalla Regione, per trasformare in modello e sfruttare e diffondere i risultati, anche in funzione del consolidamento delle reti che si costruiranno e dell’affermazione di “buone pratiche” a livello europeo. Nelle prossime settimane sarà pubblicato il bando per la presentazione di proposte sulle quattro azioni del programma Innovazione tecnologica in Toscana.