TAV: Idra chiede al prefetto di estrarre il cartellino giallo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 marzo 2002 07:04
TAV: Idra chiede al prefetto di estrarre il cartellino giallo

Un’ora di colloquio ieri in Prefettura sul tema Alta Velocità fra una delegazione dell’Associazione Idra (è intervenuto all’incontro anche il rappresentante dei lavoratori CAVET per la sicurezza Pietro Mirabelli) e il prefetto di Firenze Achille Serra, accompagnato dal capo gabinetto dott. Renato Saccone e dalla dott..ssa Anna Mitrano. Idra ha consegnato una lettera e numerosa documentazione allegata. Nella lettera si chiede al prefetto di intervenire presso le autorità amministrative che sovrintendono all’esecuzione dei lavori TAV (ministeri competenti, enti locali, organi pubblici di controllo), tenuto conto fra le altre cose che:
è stato autorizzato a Firenze oltre un anno fa l’avvio dei lavori TAV senza che fosse stato sentito il parere dell’ASL, e senza che fosse stato attivato l’Osservatorio Ambientale, mentre tuttora non risulta stipulata la convenzione fra il Ministero dell’Ambiente e l’ARPAT, chiamata a fornire il supporto tecnico all’Osservatorio stesso;
al ritardo nell’implementazione degli organi di controllo, e alla discutibile commistione di controllori e controllati, si aggiunge - per quanto è dato sapere - la circostanza che il ruolo di presidenti e di componenti degli Osservatòri Ambientali risulta essere aggiuntivo rispetto agli incarichi di routine: come possono ruoli così complessi, delicati e assorbenti essere efficacemente coperti da chi già detiene importanti incarichi amministrativi?
Inoltre, numerosissimi impegni assunti in occasione della firma degli accordi per la costruzione della tratta TAV Bologna Firenze non sono stati onorati, con grave nocumento per la sicurezza e la salute dei cittadini: la ferrovia Faentina, ad esempio, non è stata mai usata per il trasporto degli inerti da e verso i cantieri, e il suo stesso modello di esercizio per il trasporto dei passeggeri mostra da anni bassissimi indici di gradimento presso le migliaia di pendolari interessati.
L’associazione Idra ha chiesto quindi al prefetto di estrarre il "cartellino giallo", e di formulare precisi richiami istituzionali in materia di rispetto delle procedure, dei contenuti degli accordi e dell’efficacia dei controlli.

Il prefetto, è stato proposto dal presidente di Idra Girolamo Dell’Olio, potrebbe attivare i canali a sua disposizione per chiedere ai ministri competenti di assicurare interventi di garanzia. Il ministro della Salute potrebbe e dovrebbe verificare la plausibilità scientifica e sociale del "ciclo continuo" nei cantieri, che illustri studiosi e sindacati di altre parti d’Italia (sulla tratta di superficie Torino-Milano, ad esempio) considerano irricevibili. Il ministro dei Beni culturali potrebbe verificare come sia credibile il compito della tutela dei beni culturali messi a repentaglio dalla TAV senza i mezzi adeguati persino a censirli e a monitorarli.

Il ministro dell’Ambiente potrebbe esigere che non un metro cubo di terra si sposti più dal sottosuolo di Firenze senza che siano fissati modi e tempi certi per il suo trasporto, e senza che siano attivati gli appropriati organi di controllo ambientale e sanitario.
Infine l’associazione ha esortato il prefetto a considerare con tutta l’opportuna attenzione la gravità della situazione sociale che si determina ogni volta che le autorità pubbliche non mostrano di privilegiare la cura dell’interesse collettivo, in primis la tutela della salute e della sicurezza, a scapito della partecipazione e della trasparenza: "La frustrazione delle popolazioni o di alcuni loro settori può produrre effetti nefasti anche sul piano dell’ordine pubblico, di Sua stretta competenza", ha detto Idra al prefetto.
Al prefetto Idra ha consegnato inoltre copia dell’esposto sulla tutela della salute dei fiorentini depositato in Procura il 27 febbraio scorso.
Il prefetto e i suoi collaboratori hanno ascoltato con interesse e attenzione, prendendo nota delle considerazioni esposte e dei suggerimenti proposti.

Il dott. Serra si è impegnato a esperire ogni possibile strada in grado di soddisfare le esigenze di trasparenza e democrazia sollevate da Idra, dando appuntamento in tempi brevi all’associazione per le risposte alle questioni discusse.

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