FIRENZE- Assicurare ai territori toscani colpiti da un'eccezionale ondata di maltempo lo scorso autunno lo stesso trattamento riservato alla Lombardia per la calamità che ha investito la Brianza pochi mesi prima. E' questa la richiesta che il presidente della Regione Toscana Claudio Martini esprime con forza in una lettera inviata al presidente del consiglio Silvio Berlusconi, sollevando la questione dei due eventi calamitosi che, pur presentando notevoli analogie per tempi e danni, hanno finora registrato risposte assolutamente diverse da parte del governo.
Nonostante la rapidità con cui è stato adottato lo stato di emergenza e nonostante i numerosi solleciti del governo regionale, ricorda Martini, la situazione relativa al fabbisogno finanziario per gli eventi del 20 e 21 ottobre in Toscana è a tutt'oggi bloccata: "A distanza di molti mesi dal verificarsi dell'evento calamitoso non è stato ancora adottato alcun provvedimento da parte del Dipartimento della Protezione Civile per mettere a disposizione dei territori colpiti (le province di Pisa, di Massa Carrara e di Livorno ed altre località toscane) le risorse necessarie per il ripristino dei danni, per il ritorno alle normali condizioni di vita della popolazione e per la ripresa delle attività produttive".
Eppure, sottolinea il presidente della Regione nella sua lettera, "l'evento calamitoso al quale mi riferisco è consistito in piogge eccezionali e in una tromba d'aria di particolare intensità simile a quella che, pochi mesi prima, aveva flagellato alcune aree della Brianza e per la quale il governo da Lei presieduto era intervenuto con grande tempestività". Cosa che, ricorda Martini, è stata molto apprezzata dalla Regione Lombardia, che in una sua pubblicazione dedicata alla protezione civile ha dedicato un ampio servizio fotografico alla visita del presidente del consiglio ad Arcore, parlando di "modello Brianza" e sottolineando l'efficienza dell'intervento di ricostruzione definito "un successo della gente e delle istituzioni".
"Ora - queste le conclusioni di Martini - dal momento che anche noi in Toscana siamo orgogliosi dell'efficienza del nostro 'modello Versilia', che ci ha consentito di ricostruire e di mettere in sicurezza le zone colpite dalla disastrosa alluvione del giugno 1996, vorremmo essere messi nelle stesse condizioni della Brianza e disporre cioè delle risorse finanziarie che servono a realizzare gli interventi necessari".