''Il governo Berlusconi -afferma il capogruppo verde in Consiglio regionale D' Angelis- con dentro tutti ministri favorevoli al nucleare, potrebbe localizzare i primi 4 siti italiani che una task-force di tecnici dell'Enea ha identificato lavorando sul 9% del territorio nazionale, come aree morfologicamente e territorialmente idonee per depositi di scorie nucleari, i piu' adatti per ospitare i primi 'cimiteri' italiani di scorie radioattive''. ''L'Enea ha consegnato il responso: la Toscana avra' come regalo due grandi 'tombe' necessarie per seppellire 120-130 mila metri cubi di veleni nucleari mediante l'interramento di grandi vasche di cemento grandi come un campo di calcio e profonde dieci metri, localizzate la prima in un territorio confinante con la Toscana, ai confini con il Lazio nella zona compresa fra il lago di Bolsena, Tarquinia e Montalto di Castro; la seconda nell' entroterra della Maremma attorno a Roccalbegna, Saturnia e Pitigliano (gli altri siti sono in Basilicata con il monte Serico e le zone attorno a Venosa a nord e Craco; in Puglia, in Capitanata nel Foggiano)''.
''Una vera follia'', denuncia il capogruppo della Margherita-Democratici che chiede al presidente della giunta Claudio Martini, considerato anche che sul territorio della Toscana non sono state mai installate centrali nucleari o siti di smaltimento e stoccaggio di rifiuti radioattivi, ''immediate iniziative per evitare che tale sciagurata ipotesi possa essere resa operativa dal governo Berlusconi e per la tutela, anche in termini di immagine, di un territorio di grande qualita' ambientale''.(ANSA)