È interamente dedicato a Beethoven il piacevole programma che accompagna il ritorno del noto pianista napoletanto BRUNO CANINO, Sabato 9 Marzo alla Pergola (ore 16). Un ritratto di Beethoven a tutto tondo, realizzato attraverso la proposta di vari aspetti di questa complessa ed affascinante personalità musicale, certo fra le più amate nella storia della musica: si va dalle prime esperienze nella sonata (nella “Patetica” tinte di colori struggenti) fino alla sublimazione d’idee e di forme della piena maturità (le Sei Bagatelle op.
126), senza escludere i toni più scopertamente sentimentali della celeberrima “Per Elisa” e quelli ironicamente furibondi della “Rabbia per un soldino perduto”. Il concerto non mancherà così di far ammirare le doti di Bruno Canino, interprete dal tocco elegante che come solista e pianista da camera suona nelle principali sale da concerto di Europa, America, Australia, Giappone, Cina. Spesso a fianco di artisti come Salvatore Accardo, Lynn Harrell, Viktoria Mullova, Itzhak Perlman, Uto Ughi, suona inoltre in duo pianistico con Antonio Ballista da quarant’anni e fa parte fin dalla fondazione del Trio di Milano.
Apprezzato docente in corsi di perfezionamento tenuti in Italia ed all’estero (insegna anche al Conservatorio di Berna), ha sempre dimostrato una particolare attenzione per la musica contemporanea, lavorando fra gli altri con Luciano Berio, Sylvano Bussotti, Luigi Nono, Karlheinz Stockhausen e spesso presentandone le pagine pianistiche in prima esecuzione. Protagonista di numerose incisioni (fra le sue ultime imprese discografiche si ricordano le integrali pianistiche di Casella e Debussy), di recente Bruno Canino si è anche rivelato penna raffinata come autore del libro “Vademecum del pianista da camera”.
È stato un seducente Don Giovanni sotto la bacchetta di Claudio Abbado a Ferrara (immortalato anche in disco per una prestigiosa etichetta), ed ora il baritono inglese SYMON KEENLYSIDE si rivela raffinato liederista (peraltro già ammirato dal pubblico internazionale): Domenica 10 Marzo (ore 21), è al Saloncino della Pergola per dar voce all’esecuzione della “Winterreise” di Schubert, pietra miliare nella storia del Lied e certo uno dei cicli più noti ed amati dal pubblico.
Con lui, il pianista GRAHAM JOHNSON, accompagnatore storico e rinomato dei più grandi cantanti. È l’occasione per conoscere meglio Simon Keenlyside, giovane baritono indicato fra le migliori nuove promesse del canto per l’eleganza e la penetrante caratterizzazione dello stile interpretativo, già scelto da direttori del calibro di Claudio Abbado, Riccardo Chailly, Riccardo Muti, Simon Rattle, Wolfgang Sawallisch. Dopo gli studi di zoologia a Cambridge e di canto con John Cameron al Royal Northern College of Music di Manchester, ha fatto il suo debutto nell’opera come Conte di Almaviva ad Amburgo.
Attivo in tutto il mondo come cantante d’opera (Mozart e Puccini gli autori più frequentati), appare regolarmente in recital nei principali centri concertistici americani ed europei. Nella sua già nutrita discografia, troviamo collaborazioni con Rattle, Abbado, Thielemann, Chailly; in un cd dedicato a Schumann, è invece assieme proprio a Graham Johnson, per un’intesa semplicemente perfetta. Anche il concerto fiorentino non mancherà di dimostrare che le innegabili qualità canore di Keenlyside trovano in Graham Johnson il sostegno consono, frutto della sensibilità e della lunga esperienza di un pianista che, allievo di Geoffrey Parsons e perfezionatosi con Gerald Moore, è stato l’accompagnatore prediletto dal grande Peter Pears e dalle voci più acclamate.