La liquidazione e' stata avviata a seguito dello scioglimento della societa', deliberato dall'assemblea straordinaria nel giugno del 2001. Il contributo e' previsto da una proposta di legge, che e' stata approvata dal Consiglio regionale. Il disavanzo del Cesvit accertato ammonta a circa 2.065.827 euro (4 miliardi di lire): la Regione Toscana, con quest' intervento, vuole facilitare una liquidazione, che garantisca ai soci di non pregiudicare l'immagine nazionale ed europea della societa', che aveva in corso progetti in partenariato con organismi di ricerca d'altri paesi, cofinanziati dall'Unione europea.
Il consigliere Varis Rossi (Ds) ha spiegato che l'ulteriore impegno della Regione, nel processo di liquidazione, consente di mantenere la parte positiva di quest'esperienza, che puo' continuare nelle forme piu' idonee, magari in capo ad altri soggetti. Giovanni Barbagli (Rifondazione comunista), pur definendo inevitabile il provvedimento, ha annunciato la propria astensione, parlando di segnale di debolezza. Per Roberto Caverni (FI) la liquidazione del Cesvit e' un ''flop annunciato''. Secondo Alberto Monaci (Per la Margherita) bisogna onorare gli impegni presi ma dispiace sempre incappare in insuccessi.
Per questo e' necessario delineare chiaramente, anche in fase di stesura del nuovo Statuto, ipotesi d'intervento e metodi in tema d'alta tecnologia. Franco Banchi (Cdu), ricordando di aver presentato gia' nel maggio 2001 una interrogazione sul futuro del Cesvit, ha sottolineato che quest' ente ha incarnato tutti i vizi del pubblico e del privato. ''E' giusto salvare l'impostazione in tema d'alta tecnologia · ha detto · ma la Regione deve riflettere su una modalita' operativa che non ha funzionato''.
L'assessore Ambrogio Brenna, partendo dal bisogno d'innovazione estremamente alto della Regione Toscana, ha parlato del Cesvit come di uno strumento rimasto in mezzo al guado, che ha oscillato tra pubblico e privato, senza passare dal sostegno al consolidamento dell'alta tecnologia. Da qui la necessita', come stabilito anche dal Forum sull' innovazione, di privilegiare i progetti e di sostenere il bisogno d'innovazione, in fase di decollo, con l'apporto pubblico. Il dibattito in Consiglio regionale si e' chiuso con l'approvazione a maggioranza della proposta di legge.
Accanto al voto favorevole espresso dal centrosinistra, va registrato il voto contrario del centrodestra e l' astensione di Rifondazione comunista.(ANSA)