Livorno, 26 febbraio 2002- Su tutto il territorio comunale, è vietato somministrare cibo ai colombi di città. Lo stabilisce una ordinanza assunta nei giorni scorsi dal Sindaco di Livorno Gianfranco Lamberti, per porre un freno al prolificare dei piccioni.
In questi ultimi anni la colonia livornese è infatti aumentata in misura eccessiva, in particolare nel centro cittadino; una presenza che ha determinato l’insorgenza di inconvenienti e rischi di natura igienico-sanitaria, danni al patrimonio artistico ed edilizio cittadino, sia pubblico che privato, oltre a imbrattamento di balconi, marciapiedi e autoveicoli.
E una delle maggiori cause dell’aumento demografico urbano dei colombi (nome scientifico Columbia livia), e quindi anche della maggiore diffusione di patologie trasmesse tramite parassiti, è riconducibile all’abitudine quotidiana di alcuni cittadini di dare ai piccioni pane e mangimi, o altri alimenti di varia natura.
Non meno influente, inoltre, la presenza in strada di rifiuti e resti alimentari. Il problema riguarda alcune zone della città, ma risulta particolarmente grave nella zona del Mercato centrale, dove i piccioni sono attratti dal cibo che in questa zona trovano con facilità.
Da qui l’ordinanza del Sindaco emessa per evitare l’aggravarsi della situazione.
Chiunque violerà le disposizioni contenute nell’ordinanza sarà punito, così come prevede la legge, con una sanzione amministrativa che va da un minimo di € 15,49 (£.
30.000) ad un massimo di € 154,94 (£. 300.000).
Il divieto non vale per gli allevatori di colombi domestici o viaggiatori.
Nell’ordinanza si invita inoltre i proprietari degli stabili localizzati nel centro città, ed in particolare nella zona del Mercato centrale, ad installare sistemi dissuasori e di protezione passiva che scoraggino lo stanziamento dei piccioni su terrazzi, soffitte, cornicioni e qualunque luogo accessibile.