Il maestro tedesco ha infatti rinunciato all’impegno con Firenze a causa dei molti impegni in Germania. Lo sostituirà al Teatro Comunale, nelle stesse date ma con un diverso programma, ANDREY BOREYKO, un giovane direttore russo – é nato a San Pietroburgo nel ’57 – dalla fulminate carriera, in patria e all’estero: ha debuttato con la Concertgebouw di Amsterdam insieme a Rostropovich, ha diretto il Gewandhaus di Lipsia e nel 2001 é stato applaudito sul podio dei Berliner Philharmoniker.
Del programma originario rimarrà il particolarissimo e suggestivo Konzerstück per quattro corni e orchestra di SCHUMANN (solisti Luca Benucci, Gianfranco Dini, Alberto Simonelli e Stefano Mangini), mentre il resto della locandina, introdotta dalla Sinfonia K 338 di MOZART, ruota intorno al delicato omaggio di MESSIAEN proprio al Salisburghese, “Un sourire”, sua penultima opera destinata al bicentenario mozartiano, e al visionario, mistico, sensualmente floreale “ Poema dell’estasi”, manifesto e summa di una poetica liberty e decadente di cui ALEKSANDR SKRJABIN si fece portabandiera in Russia all’inizio del secolo, aspirando a creare una musica degli elementi che fondesse suoni e colori, perfino profumi e sensazioni, che trovò inaspettato ed entusiastico consenso anche fra gli ascoltatori meno preparati, e che la radio sovietica scelse cinquant’anni più tardi di diffondere per annunciare il primo volo nello spazio di Gagarin.
Una seconda variazione al calendario di marzo si avrà alla fine del mese: é stato infatti rinviato il dittico operistico “Sette canzoni” di Malipiero e “Il marinaio”, novità assoluta di Angelo Russo da Pessoa, che avrebbe dovuto andare in scena dal 26 marzo in collaborazione con il Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze, e che verrà proposto nella prossima Stagione.