Il debutto stasera, domani e domenica (pomeridiano) al Teatro Comunale. Nato a Bombay (come Mehta), studi alla Hochschule di Vienna (ancora una similitudine), DANIEL NAZARETH debutta a Firenze, ma dopo i premi Malko e Koussevitsky é già stato direttore principale del San Carlo di Napoli, direttore musicale dell’Arena di Verona e protagonista a Roma della Tosca del centenario. A Firenze dirigerà uno dei “mostri sacri” della letteratura sinfonica del primissimo Novecento, quella Quinta Sinfonia di Gustav MAHLER che anche i più conoscono almeno per il celeberrimo Adagietto scelto da Visconti quale colonna sonora per “Morte a Venezia”, e che appare nel programma dell’ultimo concerto fiorentino di Giuseppe Sinopoli, nel ’99.
Altro e certo non secondario motivo di interesse, il debutto al Comunale di ENRICO DINDO, ritenuto – insieme a Mario Brunello, come lui allievo di Antonio Janigro – il più considerevole violoncellista italiano dell’ultima generazione di virtuosi, per undici anni primo violoncello del Teatro alla Scala e primo italiano a vincere il prestigioso Concorso Rostropovich di Parigi, insignito nel 2000 dalla giuria del Premio Abbiati del riconoscimento quale miglior solista dell’anno. Dindo suonerà il Concerto in do maggiore di Franz Joseph HAYDN, uno dei cavalli di battaglia di tutti i grandi violoncellisti; e la serata verrà aperta da una breve pagina di Rainer BISCHOF in prima esecuzione italiana (“Quasi una fuga...” op.
43 per grande orchestra), singolare figura di compositore-manager (é Segretario Generale dei Wiener Symphoniker) e filosofo viennese.