Lo affermano Gaia Checcucci (Alleanza Nazionale) e Massimo Pieri (Forza Italia) «Il Ministro dell'Ambiente - hanno spiegato i due consiglieri - ha emanato un decreto per dare la possibilità di smaltire il cosiddetto cdr, "combustibile da rifiuto", fuori dall'ATO, cioè dallo spazio di competenza per la gestione ottimale del ciclo dei rifiuti, iniziando una liberalizzazione che consentirà, fra l'altro, di far ripartire impianti che sono attualmente in stand by per la difficoltà a reperire il cdr».
«Più volte - hanno aggiunto i due esponenti del centrodestra - avevamo chiesto di riperimetrare l'ambito di competenza della Provincia di Firenze: la sinistra al governo locale aveva disegnato 2 ATO per la Provincia anziché uno soltanto recependo così le indicazioni fornite dal decreto Ronchi che limitava ai confini delle provincie la delimitazione dei territori ottimali. Per interessi di "bottega" i DS avevano diviso l'empolese dai Comuni della Piana e dal Chianti cosicché le società Quadrifoglio e Safi hanno potuto lavorare indisturbate fino ad oggi portando con le loro scelte sbagliate, ed avallate dai diessini negli enti locali, all'aumento sconsiderato delle tariffe sullo smaltimento a danno dei cittadini».
«Nel prossimo bilancio - hanno concluso Checcucci e Pieri - il Sindaco Domenici ha già annunciato un ulteriore aumento della tariffa sui rifiuti, a dimostrazione del fatto che vengono scaricati sui cittadini inefficienze e scelte errate che partono da lontano. L'indagine conoscitiva aperta dalla commissione ambiente sull'impianto di Case Passerini e Testi, nel comune di Greve, dovrà servire soprattutto a portare alla luce quello che è veramente accaduto negli ultimi 10 anni ed a individuare i responsabili dello spreco di denaro pubblico.
Questo per evitare che lo stesso "teatrino" non si ripeta ancora e proprio in un momento in cui ci troviamo a dover compiere scelte strategiche ed economicamente vantaggiose per i fiorentini. Con il nuovo governo nazionale e con questo ministro dell'ambiente sarà incentivata la raccolta differenziata ed il suo riutilizzo ma non per raggiungere obiettivi limitati e per riempire, alla fine, le discariche. Ma per creare, piuttosto, un vero mercato, che permetta anche la riduzione della tassa sui rifiuti».