FIRENZE- Cambiano le regole per ricorrere all’Alto, il fondo regionale di credito agevolato che interviene a sostegno delle attività economiche che operano in zone montane (tanto nel terzario quanto nell’industria). Non sarà infatti più sufficiente per le imprese aver la sede in un comune che fa parte di una comunità montana per poter usufruire delle agevolazioni sulla riduzione dei tassi di interesse. Lo sconto varrà d’ora in poi solo per le aziende che sorgono in territori oltre i 300 metri di altezza sul livello del mare.
Lo ha deciso la giunta, su indicazione dell’assessore Tommaso Franci, fornendo alla Fidi Toscana spa nuove direttive per la gestione del fondo. Obiettivo: indirizzare gli aiuti verso chi realmente opera in montagna, selezionando maggiormente le domande Il fondo Alto, d’ora in avanti, si legherà inoltre strettamente agli altri strumenti che già operano a favore delle imprese montane o a quelli che in futuro potrebbero essere realizzati: interventi di credito agevolato, fondi per contributi in conto interessi, agevolazioni per imprese giovanili, per aziende piccole e medie che operano sul fronte del turismo o per imprese radiotelevisive e di editoria locale (dalla legge 27/1993 al fondo Meta, dal fondo Comunicare allo Zenit).
Tradotto in numeri significa l’abbattimento dell’1% sul tasso di interesse in aggiunta a quello già operato da uno degli altri fondi, fino ad un massimo complessivo del 4 per cento.