Rendimento, risparmio energetico, compatibilità ambientale e sicurezza sul lavoro. Con questi quattro punti la Comunità Montana del Monte Amiata, versante grossetano, anticipa alcune fra le principali tematiche della XII edizione della biennale dedicata alla Dimostrazione Internazionale di Macchine e Attrezzature Forestali (DIMAF) che si svolgerà ad Arcidosso, nella zona di Vallegrande, fra il 27 ed il 29 settembre 2002. Si tratta di uno degli appuntamenti più importanti del settore agro-forestale che periodicamente propone le novità legate alle foreste ed alla tenuta e tutela della montagna.
L’edizione di quest’anno cercherà di affrontare altri temi. Infatti la “Dimaf 2002”, oltre a mettere in evidenza la protezione, l’aspetto paesaggistico-ricreativo e la produttività che i boschi ben curati regalano all’intera collettività , dedicherà uno spazio importante alla sicurezza ed alle nuove tendenze nel campo dell’Hi-tech che consentono di migliorare la potenza dei mezzi a favore di una razionalizzazione delle risorse energetiche. Inoltre, l’edizione di quest’anno metterà a confronto le nuove attrezzature da utilizzare nella castanicoltura.
Un settore questo molto importante per l’intera area montana amiatina, visto il riconoscimento del disciplinare (Igp) ottenuto per garantire uno dei prodotti principali dell’economia della montagna a cavallo fra le province di Grosseto e Siena.
La Dimaf nasce nel 1980 con lo scopo principale di alimentare la conoscenza sulle macchine ed attrezzature agro-forestali compatibili con l’ambiente con l’aggiunta sempre crescente di elementi per migliorare la qualità del lavoro senza diminuirne la sicurezza.
L’ideatore di questa rassegna specialistica, interamente dedicata al settore agro-forestale, è il professore Sanzio Baldini che vanta una lunga esperienza maturata al Centro Nazionale di Ricerche. Attualmente Baldini è docente di “Utilizzazioni Forestali” presso l’Università degli Studi della Tuscia e Direttore del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente Forestale e delle sue Risorse, nonché Presidente dell’U.N.I.F. (Unione Nazionale degli Istituti di Ricerche Forestali).
L’intera biennale si svolgerà nel comune di Arcidosso, nella zona di Vallegrande, in territori gestiti dal Consorzio forestale del Monte Amiata e dalla Comunità Montana del Monte Amiata, versante grossetano.
I processi di lavoro proposti durante la “Dimaf” sono realizzati con macchine e attrezzature di facile uso e di limitato impatto ambientale.
Questo consentirà di poter svolgere, senza creare danni all'ambiente, i tagli colturali previsti dai piani di gestione. La macchina in bosco, in questa manifestazione, è vista esclusivamente ad integrazione dell'uomo, per alleviarne la fatica e non sostituirlo. Anzi, in futuro, occorreranno sempre più persone altamente specializzate.
Per questa ragione sono necessari sempre nuovi corsi di formazione. Naturalmente si parlerà anche di prevenzione a 360 gradi.
Come quella, ad esempio, che riguarda il materiale di recupero, in genere di piccole dimensioni, che fino a qualche anno fa rimaneva sul letto di caduta, rappresentando una facile esca per incendi e per parassiti talvolta talmente pericolosi da compromettere l’intero meccanismo di crescita di un qualsiasi bosco o foresta.
La “Dimaf 2002” oltre al trasferimento di tecnologie meccaniche e conoscenza, servirà a promuovere con maggior forza la sicurezza nei cantieri forestali. Con l’entrata in vigore della 626 è diventato ancora più importante informare gli operatori in modo capillare, responsabilizzandoli per diminuire gli incidenti e le malattie professionali derivanti anche da un uso non corretto delle attrezzature e dei macchinari. “La conferma ufficiale dell’edizione 2002 della Dimaf sul territorio amiatino – dice Gianni Bellini, Assessore della Comunità Montana – arriva alla fine di un percorso che ci ha tenuto impegnati per quasi due anni”.
“Si tratta di un importante traguardo – continua Bellini – che fa onore a tutta la nostra montagna che da qualche anno dimostra di aver percepito le potenzialità di un territorio che ha la possibilità di scegliere uno sviluppo sostenibile combinato con la straordinarietà del paesaggio e del tessuto produttivo economico”.
“Con il Presidente Alessandri – conclude l’Assessore dell’ente sovracomunale – abbiamo mostrato il meglio della nostra area. Viviamo su una montagna millenaria carica di storia, simboli e significati e ci stiamo affacciando al nuovo millennio con la sicurezza di presentare un gioiello unico. La Dimaf è anche questo. Infatti, le nuove tecnologie miglioreranno la vivibilità e ci renderanno sempre meno periferia nel rispetto del principio che la Montagna è utile alla pianura ed è anche per questo che va preservata e tutelata”.
La manifestazione del 2002 è organizzata e sostenuta dall’Unif (Unione Nazionale Istituti Forestali), dal Dipartimento di Scienze dell’Ambiente Forestale e delle sue Risorse dall’Università della Tuscia, dall’Istituto per la Ricerca sul Legno del Centro Nazionale di Ricerche, dal Ministero delle Politiche agricole, dall’Unacoma (Unione Nazionale Costruttori Macchine Agricole), dall’Enama (Ente Nazionale per la Meccanizzazione Agricola), dalla Regione Toscana, dalla Provincia di Grosseto e dalla Comunità Montana del Monte Amiata, versante grossetano.