"E’ stato un viaggio lungo ed un soggiorno breve -scrive Claudio Martini nella sua newsletter settimanale- Altri impegni mi hanno già riportato a Bruxelles. Tuttavia valeva la pena venire fino a Porto Alegre, nel sud del Brasile. Qui ho incontrato una numerosa e vivace comunità di toscani, con oltre 200 iscritti all’associazione dei lucchesi nel mondo. Qui ho conosciuto molti amministratori locali: dal sindaco di Parigi a quello di Ginevra; da quello di San Paolo a quello di Buenos Aires. Ho incontrato il sindaco di Porto Alegre, Tarso Genro ed il governatore dello stato Rio Grande do Sol.
Porto Alegre è la capitale di Rio Grande do Sol, lo Stato del Brasile con il più alto tasso di sviluppo umano, i migliori servizi nell’istruzione (oltre il 90% degli adulti ed il 98% dei ragazzi è alfabetizzato), buoni redditi e alte aspettative di vita. Qui ha vissuto e combattuto un illustre italiano, Giuseppe Garibaldi; qui si è innamorato di Anita e ha avuto il suo primo figlio. Nella bandiera dello stato è riportato il motto mazziniano della Giovane Italia: Libertà, eguaglianza, umanità.
Segno di un forte legame tra la comunità locale e l’eroe dei due mondi. Un legame che con il tempo e le migrazioni di intere comunità di nostri concittadini si è via via rafforzato. Con lo Stato di Rio Grande la Toscana ha attivi rapporti di cooperazione: ci sono progetti relativi alle attività educative, allo scambio di know-how nel settore del cuoio-pelli-calzature e nella gestione delle aree portuali, interventi per il recupero e la tutela di centri storici. La città colpisce, oltre che per la natura rigogliosa, per i suoi contrasti economici e sociali: edifici diroccati accanto a giardini splendidi, baracche di lamiera vicino a quartieri residenziali.
Oggi non è più sufficiente criticare la globalizzazione.
E’ compito dei governi locali dimostrare, con i fatti, che un mondo diverso è possibile. Per questo sono venuto a Porto Alegre, per dire che uno sviluppo sostenibile può produrre benessere e crescita economica. Noi che vogliamo una globalizzazione diversa, più giusta ed umana, capace di ridurre gli squilibri tra i tanti paesi poveri e quelli ricchi, non siamo dei sognatori. A Porto Alegre ho parlato delle cose realizzate in Toscana: dove dal ‘97 investiamo in sviluppo sostenibile. Bene, se guardiamo i dati ci accorgiamo che in questi anni la nostra regione è cresciuta: dal ‘94 ad oggi il Pil procapite è aumentato del 2,1%, e la disoccupazione dall’8,4% è scesa fino al 6,1% e oggi è al 4,9%.
Questa è la nostra globalizzazione: quella che riesce a tutelare l’ambiente e le risorse naturali e al tempo stesso rispetta i diritti dei lavoratori e dei consumatori. Insieme a Tarso Genro abbiamo parlato di tutto questo e si è deciso di lavorare insieme per unire, non solo idealmente, Porto Alegre a S.Rossore. L’appuntamento è per il prossimo 11 e 12 luglio".