Invito alla cittadinanza a manifestare la propria opposizione al governo Berlusconi giovedì 24 gennaio (ore 17.00) con un corteo cittadino che parte dall’Università di Firenze in piazza San Marco per raggiungere il Palazzo di Giustizia in piazza San Firenze.
I docenti universitari promotori dell’iniziativa sono: Bruno Accarino, Paolo Albani, Paolo Baldeschi, Luciano Barbi, Edi Bastianelli, Sergio Bernini, Luciana Brandi, Mario Caciagli, Salvatore Califano, Andrea Cantini, Claudio Chiuderi, Mario Citroni, Vittore Collina, Marcello Colocci, Enzo Collotti, Maria Luisa Dalla Chiara, Claudio De Boni, Ornella De Zordo, Elena Del Panta, Donatella della Porta, Francesco Dessì, Tommaso Detti, Anna Di Biagio, Gianfranco Di Pietro, Mario Domenichelli, Franca Drago, Keir Elam, Roberto Falciani, Maria Fancelli, Siro Ferrone, Riccardo Francovich, Ivan Garofalo, Paul Ginsborg, Sergio Givone, Giovanni Gozzini, Patrizia Grimaldi, Mario Labate, Egidio Landi Degli Innocenti, Giuliana Laschi, Mirella Loda, Antonella Lucarelli, Alberto Magnaghi, Pierandrea Mandò, Paolo Marrassini, Marco Massa, Liborio Mattina, Simonetta Monechi, Alessandro Moscadi, Massimo Mugnai, Emanuele Narducci, Giuseppe Nicoletti, Fiamma Nicolodi, Giancarlo Paba, Franco Pacini, Alessandro Pagnini, Marco Palla, Raffaele Paloscia, Maria Carla Papini, Francesco Pardi, Franca Pecchioli, Paolo Pecile, Franco Piperno, Alessandro Pizzorno, Annamaria Polvani, Enzo Pranzini, Riccardo Pratesi, Andrea Proto Pisani, Paola Pugliatti, Elena Pulcini, Gianpasquale Santomassimo, Ayse Saracgil, Aldo Schiavone, Alessandro Serpieri, Simonetta Soldani, Andrea Stefanini, Rita Svandrlik, Paola Tabet, Paolo Trovato, Gabriele Turi, Bruno Vecchio, Elisabetta Vezzosi, Stuart Woolf.
Ed ecco il loro appello:
"Diceva Alexis de Tocqueville che nei paesi democratici le persone non possono fare a meno di un forte potere giudiziario e della libertà di informazione.
Gli avvenimenti degli ultimi giorni suonano come un campanello d’allarme: il rapporto tra potere politico e magistratura è sottoposto a una pericolosa distorsione istituzionale. Mai prima nella storia della Repubblica si sono visti tanti magistrati preoccupati per le sorti dell’autonomia del potere giudiziario. Inoltre, tra meno di un mese il Consiglio di Amministrazione della RAI sarà sostituito e il governo Berlusconi prenderà possesso della quasi totalità dei mezzi di informazione. Questi due eventi gravissimi sarebbero da soli sufficienti a giustificare una forte preoccupazione per il futuro della democrazia in Italia.
Ma giustizia e informazione non sono casi isolati. La democrazia si sta rapidamente degradando anche in altri campi. Il razzismo esplicito di almeno una parte della maggioranza è confermato dal disegno di legge sull’immigrazione. L’attacco allo statuto dei lavoratori apre la strada ai licenziamenti facili. L’indebolimento della scuola pubblica minaccia il diritto primario alla conoscenza. Mentre imputati eccellenti tentano in ogni modo di evitare i processi, la giustizia sociale viene incrinata e impedita".
Ecco in proposito la dichiarazione della senatrice Vittoria Franco (Commissione Istruzione e Cultura) sull’appello e la manifestazione indetti da intellettuali fiorentini: “L'appello firmato da decine di intellettuali è un segnale importante della sensibilità democratica e della vitalità del mondo intellettuale italiano e fiorentino.
La natura illiberale di questo governo e della maggioranza che lo sostiene trova conferme quotidiane in ogni atto e in ogni dichiarazione di suoi esponenti.
È più che evidente a questo punto che l'opposizione parlamentare e politica è tanto necessaria quanto insufficiente a far fronte alla gravità della situazione.
Vanno costruite anche un'opposizione sociale e una mobilitazione dell'opinione pubblica più vasta.
Dico grazie agli studiosi che hanno promosso l'appello e la manifestazione: il loro peso intellettuale, il ruolo di docenti, svolto a stretto contatto coi giovani, sono una risorsa preziosa della democrazia, per la difesa della libera espressione delle idee, della libertà della ricerca e dell'insegnamento.
La loro iniziativa è di monito per chi vuole ritorni indietro e di incoraggiamento per la politica più sensibile, che lavora per ampliare la sfera dei diritti individuali, delle strutture portanti dello stato di diritto e delle forme democratiche di governo, per un riformismo solidale”.
Manifestazione pubblica in difesa della Magistratura anche sabato 19 gennaio - ore 16:00- al Circolo Vie Nuove (viale Giannotti, 13) con la partecipazione del Giudice Antonino Caponnetto Intervengono: Piercamillo Davigo - magistrato; Francesco Fleury - magistrato rapp.
Ass. Naz. Magistrati; Paolo Flores D'Arcais - direttore Micromega; Elio Veltri - pres. Ass. Democrazia e legalità. Informazioni Circolo Vie Nuove - Viale Giannotti, 13 - Firenze