Tra le mie commedie più originali: così Pirandello presentò a Ruggero Ruggeri l’Enrico IV, nel 1921. Da allora, quel testo ha attratto i più grandi attori, e lanciato importanti sfide all’interpretazione. Ora un nuovo Enrico IV arriva al Teatro della Pergola, in scena dal 15 al 20 gennaio, mercè il Teatro di Messina e Sebastiano Lo Monaco, nell’allestimento di Roberto Guicciardini.
Fa da sfondo alla tragedia sublime dell’uomo che si crede imperatore di Germania, una cornice reale e irreale, al tempo stesso dal sapore antico e moderno, che mette in evidenza la cattiveria del personaggio e del testo.
Il regista, con fervida e razionale intelligenza, ha pensato più alla “malattia” che alla “follia” del personaggio, vittima soprattutto di una depressione amorosa, che scatena rancori nei confronti di coloro che egli ritiene responsabili della reclusione cui è stato costretto per dodici anni. Vendetta che poi lo porterà ad un altro tipo di follia, egocentrica, che mira all’eliminazione dei colpevoli e all’autodistruzione. Uno spettacolo gridato più che sofferto, che trova un punto di forza nella geniale e superba ambientazione di Piero Guicciardini che rappresenta l’amplissima “sala del trono” con marmorei colonnati, massicce arcate, pergolati pensili e pareti-specchio in funzione dell’epitome pirandelliana “apparenza-realtà”.
I costumi di Gabriele Mayer si intonano con l’epoca finta di Enrico, ma anche con i ruggenti anni Venti, tra volute di fumo di sigarette e tanghi eseguiti dal vivo da su musiche di Astor Piazzolla.
Enrico IV presupponeva, fin dal primo momento creativo, l’Attore, il suo statuto differente dal quello del Personaggio. Ecco perché Lo Monaco interpreta un Enrico intriso di energia istrionica, dominatore aulico con frange saporitamente comiche, tralasciando invece aspetti di introversione e manicomiali, preferiti da altri attori.
Spavaldo, ostentato, muscoloso, meno pronto a dare importanza ai rovelli interiori che ci si aspetterebbero da un tal personaggio, più “pazzo per forza” che “matto da legare”. Risalta molto bene anche uno degli intenti di Pirandello: mettere alla berlina il teatro tradizionale borghese del suo tempo con i suoi drammi di stampo medievale. L’attore siciliano è talmente coinvolto dal personaggio di Enrico IV da dichiarare “Ho nel sangue il Dna di Pirandello al punto di sentirmi imparentato con il suo travaglio”.
E’ per questo che dalla magistrale interpretazione di Lo Monaco viene fuori un Enrico IV libero, concentratissimo, inquietante.
Continua DOPPIOPALCO, l’iniziativa promossa da Teatro della Pergola e Tenax per l’acquisto in abbinamento di biglietti teatrali e musica dal vivo. Come dire: due eventi, un solo ticket. Dopo i gettonatissimi appuntamenti dello scorso mese, la formula DOPPIOPALCO torna proponendo l'ENRICO IV - nella vigorosa interpretazione di Sebastiano Lo Monaco, per la regia di Roberto Guicciardini, dal 15 al 20 gennaio al Teatro della Pergola – e GOTAN PROJECT, affascinante progetto di rilettura del tango argentino, martedì 15 gennaio sul palco del Tenax.
Con Doppiopalco è possibile assistere il 15 al concerto del Tenax e, dal 16 al 20, allo spettacolo della Pergola, al prezzo complessivo e superconveniente di 35 euro. Posto unico per il Tenax, posto platea per la Pergola. I biglietti DOPPIOPALCO sono disponibili presso i punti vendita del circuito Box Office.