Se la Carapelli verrà ceduta avrà un peso importante il “valore aggiunto” che il territorio fiorentino e i dipendenti che vi operano costituiscono per l’azienda.
Lo ha assicurato l’Amministratore delegato della Montedison, Guido Angiolini, che insieme ad Aldo Marsegaglia, direttore generale della società che controlla la Carapelli, la Cereol, ieri mattina in Palazzo Medici Riccardi a Firenze ha incontrato il presidente della Provincia di Firenze Michele Gesualdi, l’assessore provinciale al lavoro Davide Filippelli, il sindaco di Tavarnelle Stefano Fusi, il vicesindaco Sestilio Dirindelli, l’assessore comunale alle attività produttrice Adelmo Franceschini e la responsabile del servizio Lavoro della Regione Toscana Maria Taddei.
L’incontro di ieri è stato voluto dalla Provincia, che insieme al Comune di Tavarnelle e alla Regione ha seguito in ogni sua fase la vicenda della possibile cessione della Carapelli, cessione che le istituzioni non vogliono metta in pericolo la presenza produttiva e l’occupazione nel territorio provinciale.
Molto positive, in questo quadro, le assicurazioni del massimo esponente della Montedison, come positiva è la disponibilità e continuare a seguire la vicenda Carapelli insieme alle istituzioni: un nuovo incontro è stato già fissato per il prossimo 15 gennaio.
Al momento non si hanno indiscrezioni su chi può essere interessato all’acquisto della Carapelli, e si è ancora in una fase preliminare, ma l’affermazione che l’azienda ha valore proprio per la sua fiorentinità e il suo legame con la Toscana non può che essere un fatto positivo in vista di una cessione a soggetti interessati all’azienda per quello che è e non solo per il suo prestigioso marchio.
Tanto più che queste affermazioni sono arrivate dal vertice di Montedison, che con la sua presenza oggi a Firenze ha dimostrato una significativa attenzione per la Carapelli e per le preoccupazioni delle istituzioni.