Quali sono le difficoltà che hanno impedito l’attivazione delle porte telematiche?
Il quesito lo hanno posto, in una interpellanza, il capogruppo dei Democratici Riccardo Basosi ed il capogruppo dei Verdi Alessio Papini.
Nell’interpellanza i due consiglieri sottolineano che «questi sistemi di controllo hanno già ottenuto l’omologazione a Roma e, dalla scorsa settimana, a Siena».
Basosi e Papini chiedono di conoscere «quali siano le eventuali difficoltà che l’amministrazione ha incontrato nell’espletamento delle procedure per l’omologazione e quindi l’attivazione delle porte telematiche già installate sul territorio cittadino», «quali siano le motivazioni addotte dalla società autostrade, preposta l’espletamento delle relative pratiche per l’omologazione, per non essere ancora in grado di effettuare il funzionamento delle porte telematiche» e, infine, «quando il Comune preveda di poter mettere in funzione questi sistemi di controllo».
I ritardi nell’omologazione delle porte telematiche sono al centro di una interrogazione presentata dalla consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci.
«Le prime porte telematiche - scrive la Checcucci - sono state installate nel 1998. La messa in funzione di tale sistema di controllo passa attraverso una pratica di omologazione sulla quale deve decidere il ministero dei trasporti. La società autostrade, sulla base di una convenzione stipulata con l’amministrazione comunale, è stata invece incaricata di predisporre il sistema delle porte telematiche e di espletare le relative pratiche». «L’omologazione dei telepass - prosegue l’interrogazione - non dovrebbe essere particolarmente complessa considerando che il sistema è già utilizzato dalla società autostrade e le eventuali difficoltà, a rigore di logica, dovrebbero nascere dal sistema video.
Inoltre due sistemi analoghi sono già stati omologati il 10 aprile ed il 26 giugno dello scorso anno». «Di fronte a questo grave ritardo - puntualizza la Checcucci - l’amministrazione è costretta ad impiegare circa 60/70 agenti di polizia municipale, o comunque di “vigilini trimestrali”, per controllare gli ingressi della ztl, compito al quale potrebbero essere destinate le porte telematiche se la procedura di omologazione fosse stata completata in tempi brevi e gli stessi agenti potrebbero essere impiegati in opere sicuramente più importanti per la cittadinanza, come la circolazione ed il controllo del territorio».
Per questo la Checcucci vuole sapere «quali sono i motivi per i quali la società autostrade non abbia espletato le pratiche di omologazione in tempi più brevi», «quali siano le difficoltà incontrate nella procedura», «se l’amministrazione abbia preso in considerazione altre proposte di controllo telematico prima di sottoscrivere la convenzione con la società autostrade», «se il Comune abbia effettuato un controllo sulle pratiche e sulla loro presentazione presso il ministero nel corso dell’anno passato» e, infine, «quali siano i tempi, a partire da oggi, per il funzionamento delle porte».