Il palcoscenico tra i più ambiti della prosa italiana, e il club musicale che detta stili, mode e tendenze, il teatro all’italiana, e la musica elettronica più moderna e sofisticata: è proprio tanto ardito l’accostamento ? Chissà. Per il momento, la Pergola e il Tenax provano ad identificare una nuova modalità di fruizione culturale, decisamente trasversale, che preserva le identità ma è nemica delle barriere e delle separazioni. La formula DOPPIOPALCO, in vendita da venerdì 16 novembre esclusivamente al Box Office, è il lasciapassare per due mondi che, apparentemente distanti, si trovano uniti nelle modalità con le quali si rivolgono allo spettatore, nella continua ricerca di un ampliamento e di una diversificazione del pubblico.
Un prezzo, un giorno, due biglietti: uno per gli spettacoli del Saloncino della Pergola, che prenderanno il via da martedì 20 novembre con l’inusuale orario d’inizio fissato per le ore 19, uno per i concerti del Tenax. Un itinerario che permette, a costi contenuti, di passare un’intera serata muovendosi tra proposte del tutto diverse: alle sette in teatro, alle dieci al concerto, con la possibilità di cenare all’interno della Pergola e di prendere poi comodamente lo shuttle che da Piazza Indipendenza porta direttamente al Tenax.
DOPPIOPALCO prevede per il momento tre appuntamenti. In abbinamento con L’apparenza inganna, il suggestivo testo di Thomas Bernhard messo in scena da Federico Tiezzi (20/25 e 28/30 novembre), gli spettatori potranno vedere il concerto degli Air, eleganti filosofi della musica elettronica (20 novembre), o dei raffinatissimi e scatenati Lamb (28 novembre). Con Bedbound, testo dell’irlandese Enda Walsh che Walter Malosti e il Teatro di Dioniso hanno affidato alla grintosa interpretazione di Andrea Giordana e dell’astro nascente Michela Cescon, (5/7 dicembre), l’abbinamento è con la musica dei rigorosi Mogwai, alfieri del post-rock convertiti alla religione delle sonorità radicali.
(5 dicembre). L’intento è quello di riproporre la formula nel 2002, introducendo varianti come la possibilità di incrociare le serate (spettacolo e concerto in giorni diversi) o di “intaccare” il scaro tempio del sabato, proponendo un “theatre-nightclubbing” veramente innovativo.