Al Pinocchio Jazz club è di scena il Duo Danilo Rea, pianoforte - Roberto Gatto, batteria.
Improvvisi ha una storia alle spalle che parte da lontano. Improvvisi nasce da una collaborazione più che ventennale tra due musicisti sopra le righe. Il batterista Roberto Gatto e il pianista Danilo Rea hanno debuttato professionalmente insieme nel 1975 con lo storico Trio di Roma (il terzo era Enzo Pietropaoli) ma in questi ultimi anni, ognuno ha portato avanti le proprie idee, ha sviluppato un proprio linguaggio e ha seguito una propria indipendenza musicale.
Roberto Gatto ha recentemente consacrato la sua maturità di artista firmando un capolavoro, Roberto Gatto Plays Rugantino, arrangiamento in chiave jazz della musica di Trovaioli. Danilo Rea, dopo il magnifico album solista Lost in Europe e l’illustre collaborazione con Mina della quale è il fedele pianista, ha ritrovato il suo amato gruppo Doctor Three, col quale ha da poco inciso il terzo CD, dedicato ai Beatles e all’infanzia. Due strade che si separano, ma che non si perdono mai di vista.
Due strade che con il progetto Improvvisi s’ incontrano alle radici del jazz, in una totale forma d’improvvisazione basata sul feeling e sull’interplay, per realizzare un sogno, quello di Rea, “il poter improvvisare dall’inizio alla fine”.
Danilo Rea. Ricercatissimo in ambito pop, sia nelle sale d'incisione che nei concerti dal vivo, Danilo Rea è da più di dieci anni il pianista di fiducia di Mina e collabora con Claudio Baglioni.
Dopo il debutto in ambito jazzistico nel Trio di Roma, con Enzo Pietropaoli e Roberto Gatto, ha collaborato con il quintetto di Giovanni Tommaso, con Lingomania, con Pietro Tonolo, ma anche con Chet Baker, Lee Konitz, Bob Berg, Michael Brecker, Tony Oxley, Dave Liebman, Kenny Wheeler, John Scofield, Joe Lovano, Toots Thielemans, Aldo Romano e altri numerosi personaggi di spicco del panorama musicale jazz.
Con i "Doctor 3”, formazione vincitrice del Top Jazz 1999, insieme a Enzo Pietropaoli e Fabrizio Sferra, ha inciso tre dischi per la Via Veneto Jazz: "The Tales of Doctor 3", premiato miglior disco di jazz italiano nel Top Jazz 1998, "The Songs Remain the Same", premiato miglior disco di jazz italiano da Musica & Dischi nel 1999 e il recente ultimo capitolo dedicato ai Beatles e all’infanzia.
Il suo primo album in solo, "Lost in Europe", pubblicato da Via Veneto Jazz nel mese di ottobre 2000, è registrato interamente dal vivo durante un tour di nove concerti tenuti dal pianista nei principali Festival d'Europa "inviato" da Umbria Jazz quale rappresentante del jazz italiano. Roberto Gatto. Ha suonato in tutta Europa e nel resto del mondo con i suoi gruppi ed insieme ad artisti internazionali. Le formazioni a suo nome sono caratterizzate, oltre che da un interessante ricerca timbrica, e un impeccabile tecnica esecutiva, da un grande calore tipico della cultura mediterranea.
Il pluripremiato batterista (nel 1983 vince il referendum del mensile Fare Musica come "miglior batterista italiano", nel 1985 e nel 1987 con il gruppo Lingomania si classifica al primo posto del "Top jazz" nella categoria Miglior gruppo, nel 1988, 1989, 1990, nell'ambito dell'inchiesta "i vostri preferiti" a cura del mensile Guitar Club, è al primo posto della categoria batteristi) ha all'attivo nove album come leader: Notes, Ask, Luna, Jungle Three, Improvvisi, Sing Sing Sing, Roberto Gatto Plays Rugantino.Numerose sono le collaborazioni: con Bob Berg, Steve Lacy, Johnny Griffin, George Coleman, Dave Liebman, Phil Woods, James Moody, Barney Wilen, Ronnie Cuber, Sal Nistico, Michael Brecker, Tony Scott, Paul Jeffrey, Bill Smith, Joe Lovano, Curtis Fuller, Kay Winding, Albert Mangelsdorff, Cedar Walton, Tommy Flanagan, Kenny Kirkland, Mal Waldron, Ben Sidran, Enrico Pieranunzi, Franco D'Andrea, John Scofield, John Abercrombie, Billy Cobham, Bobby Hutcherson, Didier Lockwood, Richard Galliano, Christian Escoudè , Joe Zawinul, Bireli Lagrene, Pat Metheny.
Da anni si dedica anche alla composizione di musiche da film realizzando, insieme a Maurizio Giammarco, la colonna sonora di "Nudo di donna" per la regia di Nino Manfredi, ed insieme a Battista Lena quelle di "Mignon è partita", “Verso Sera" e "Il grande cocomero" di Francesca Archibugi. Si è esibito recentemente nella prestigiosa sala della Town Hall a New York ed è stato direttore artistico del Teatro Dell'Angelo di Roma per la rassegna "Jazz in progess".