Il Teatro Studio e l’Istituzione Culturale di Scandicci s’impegnano sui temi dell’infanzia difficile con una serie di iniziative che approfondiscono i temi dolorosi, e troppo spesso- purtroppo ancora oggi- tenuti nascosti dell’abuso sui minori. Una serie di incontri e di spettacoli che vedranno protagonisti gli stessi studenti delle scuole, i loro insegnanti, le famiglie, con l’ausilio di psicoterapeuti a disposizione per rispondere alle loro domande. Si comincia giovedì 8 novembre alle ore 17 con un incontro al Teatro Studio con Mirim Bardini della compagnia Nautai e con la psicologa Patrizia Filippi.
Un secondo incontro, dal titolo “Il teatro per dare parole al dolore” seguirà il 28 novembre, sempre con Bardini affiancata questa volta dal drammaturgo e regista Gigi Tapella. Nei giorni successivi, giovedì29 e venerdì30 novembre, andrà in scena al Teatro Studio il nuovo spettacolo della Compagnia Nautai “ Piume di piombo ( o dell’infanzia derubata)”liberamente ispirato a La fille du canal fi Thierry Lenain. Uno spettacolo forte, intenso che rappresenta una sorta di continuazione del precedente Giulietta e Romeo, la piccola storia messo in scena dai Nautai.
Lì lo sguardo si posava sulla relazione genitori-figli, sull’incapacità di comunicare e di riconoscersi. Qui l’osservazione spazia nell’ambito del sociale e invita a riflettere su un tema scomodo che può drammaticamente coinvolgere tutta la famiglia. “ Questo è uno spettacolo- racconta Miriam Bardini- che vuole dare voce a chi non ha più fiato per raccontare il male subito, a chi ha donato e poi è stato tradito e derubato”. In scena due donne sole, come soli sono tutti quelli che subiscono una violenza e al loro coraggio, ma anche alla loro debolezza, è richiesto di raccontare la loro storia…anche se fa male al cuore.