La commissione agricoltura del Consiglio regionale ha licenziato una specifica proposta di legge per la gestione venatoria dei cervidi e dei bovidi. Il prelievo, oltre alle condizioni climatiche e ambientali della Toscana, dovra' tenere conto delle caratteristiche biologiche delle specie coinvolte. Nel testo della legge sono stati individuati periodi differenziati per sesso e classi di eta'. Saranno le amministrazioni provinciali, d'intesa con l'Istituto nazionale della fauna selvatica, a definire i piani di abbattimento, che potranno essere realizzati anche su terreno coperto da neve.
La proposta di legge ripropone, inalterato, il testo di un provvedimento gia' varato nella scorsa legislatura, che pero' aveva suscitato alcune riserve nel Commissario di governo. La Regione Toscana, come ha assicurato in commissione l'assessore all'agricoltura Tito Barbini, in caso di nuovi rinvii, intende presentare ricorso alla Corte costituzionale. La commissione ha licenziato il provvedimento con il voto favorevole dei consiglieri Ilio Pasqui (Democratici di sinistra), Francesco Pifferi (Rinnovamento Italiano-Riformisti per l'Ulivo Margherita) e Gianluca Parrini (Popolari italiani-Margherita).
Fabio Pacini (Alleanza nazionale) si e' astenuto. La proposta di legge sara' discussa in aula nella prossima seduta del Consiglio regionale.
Le amministrazioni provinciali, tenuto conto della consistenza faunistica, potranno anche prolungare il periodo di caccia alla lepre fino al 31 dicembre 2001. E' quanto prevede una modifica al calendario venatorio 2001-2002, proposta dai consiglieri Loriano Valentini ed Ilio Pasqui (Ds) e licenziata all'unanimita' dalla commissione agricoltura. Erano presenti, oltre a Pasqui, i consiglieri Fabio Pacini (An), Francesco Pifferi (Rinnovamento Italiano-Riformisti per l'Ulivo Margherita), Gianluca Parrini (Popolari italiani-Margherita).
La proposta accoglie una richiesta in questo senso avanzata dalla Provincia di Grosseto. Tutte le amministrazioni provinciali potranno avvalersi di questa facolta', gia' prevista, del resto, dal calendario venatorio della scorsa stagione di caccia. Il provvedimento sara' discusso in aula nella prossima seduta del Consiglio regionale.