FIRENZE- Cresce e si rafforza la rete di cooperazione che lega la Toscana al Nicaragua. Regione, enti locali, organizzazioni non governative e università operanti sul nostro territorio hanno infatti deciso di coordinare i propri interventi per contribuire allo sviluppo della municipalità di Leon, un’area nel versante occidentale del Paese, vicinissima all’Oceano Pacifico, in cui vivono oltre 200mila persone. Il sistema di cooperazione decentrata, con interventi concentrati in una sola area e definiti nell’ambito di un apposito ‘tavolo regionale di coordinamento’, è stato al centro dell’incontro tra il presidente della Regione Toscana Claudio Martini e il sindaco di Leon Denis Perez Ayerdis, svoltosi ieri a Palazzo Bastogi.
“In questo momento di gravi tensioni internazionali – ha detto Martini - la Toscana vuol incrementare il suo impegno nel settore della cooperazione per favorire la pace e l’intesa fra i popoli. Questo incontro è un’occasione per intensificare e approfondire una collaborazione che esiste già da anni e che ha già dato risultati importanti”. Leon vive i gravi problemi che attanagliano l’intero Paese centroamericano: nel Nicaragua una persona su due non ha lavoro, 70 persone su cento vivono al di sotto della soglia di povertà.
Una condizione difficile, aggravata negli ultimi anni da pesanti disastri ambientali: le ricorrenti siccità, i terremoti, e, sopratttutto l’uragano Mitch. Ed è proprio dopo il catastrofico evento dell’ottobre 1998, che si sono intensificate le azioni di cooperazione già attivate da alcuni anni da parte di Organizzazioni non governative e di enti locali. Un lavoro intenso con il quale è stato possibile da una parte compiere interventi necessari per riparare i guasti dell’alluvione, dall’altra sostenere il comparto agricolo: l’area di Leon, caratterizzata fino a venti anni fa dalla produzione monocolturale di cotone, ha dovuto far fronte alla crisi di quel settore con una complessa operazione di riconversione complessiva.
La collaborazione tra la Toscana e Leon si è quindi sviluppata e strutturata in questi ultimi anni sino a propiziare la formazione di un tavolo regioonale per gli interventi nel quale, dietro la regia della Regione Toscana e il coordinamento della Provincia di Livorno, sono presenti tutti i soggetti interessati a iniziative di cooperazione verso quell’area: tra questi Province, Comuni, Università e il Consorzio ‘La Toscana per Leon’ di cui fanno parte le organizzazioni non governative Cospe, Medina, Ucodep, e il laboratorio del dipartimento urbanistica dell’Università di Firenze (Lapei).
La visita in Toscana del sindaco di Leon (che proseguirà per tutta la settimana e culminerà venerdì con un seminario di lavoro in programma presso il Centro culturale diocesano di Livorno) è quindi l’occasione per la definizione di un pacchetto di nuovi interventi che saranno gestiti in maniera coordinata e integrata dal tavolo regionale. In particolare i progetti di cooperazione riguardano l’appoggio ai processi di governo del territorio (e questo per prevenire i disastrosi effetti delle calamità naturali), un contributo formativo nel settore dei servizi pubblici (si va dall’organizzazione del servizio di smaltimento rifiuti alla promozione dei servizi di gestione dei beni culturali), e infine il sostegno allo sviluppo economico (con l’istituzione di fondi di credito per i piccoli produttori).
La rete toscana sarà a sua volta coordinata con la rete europea delle città (Amburgo, Utrecht, Salisburgo, Saragozza, Alicante e Villafranca) che da tempo intrattengono rapporti di cooperazione con il territorio di Leon. (mo)