Dall’autunno 2002 in alcune zone della città si potrà bere, direttamente dal rubinetto, acqua di alta qualità, paragonabile a quella imbottigliata. Questo grazie al nuovo impianto a carbone attivo che è in corso di ultimazione all’acquedotto dell’Anconella. Stamani, il sindaco Leonardo Domenici, l’assessore ai lavori pubblici Paolo Coggiola e il presidente di Publiacqua Amos Cecchi, hanno effettuato un sopralluogo presso l’impianto per rendersi conto dello stato di avanzamento dei lavori che termineranno nell’aprile del 2002.
“Una volta ultimata questa opera – ha detto il sindaco Domenici – otterremo acqua senza odore e senza sapore. Questo porterà gradualmente a installare nelle abitazioni di nuova edificazione, come ad esempio a Castello o nei piani di riqualificazione urbana, un doppio rubinetto con acqua cosiddetta normale e uno con quella di alta qualità. Questo offrirà anche un contributo importante in quanto eviteremo di portare a casa le pesanti bottiglie d’acqua e quindi non verranno prodotti neppure rifiuti di plastica da smaltire, con notevole vantaggio per l’ambiente”.
“Questo intervento – ha concluso il sindaco Domenici – fa parte di un processo di modernizzazione della città che io definisco ‘invisibile’, ma che invece necessita di grande risalto perché porterà enormi benefici alla cittadinanza”. L’impianto di filtrazione a carboni attivi rappresenta una tappa fondamentale nell’ottimizzazione e completamento del processo di potabilizzazione dell’Anconella. Questo tipo di filtrazione, nel processo di potabilizzazione generale, si interpone fra l’ozononizzazione (a monte) e la clorazione finale (a valle), per la definitiva immissione in rete dell’acqua potabile.
La funzione dei filtri riguarda l’eliminazione del TOC (Total Organich Carbon), dei pesticidi e delle sostanze organiche responsabili di cattivi odori e sapori. I lavori sono iniziati nell’ottobre del 1999 e termineranno nell’aprile 2002. Il costo complessivo dell’impianto ammonta a 27 miliardi e 700 milioni. “Dopo l’intervento per l’ozonizzazione – ha detto Cecchi – che già aveva contribuito a migliorare la qualità dell’acqua, era indispensabile fare ancora di più. Ecco all’ora la filtrazione a carbone attivo.
L’acqua che uscirà alla fine del trattamento sarà competitiva con quella imbottigliata in commercio”.(fd)