FIRENZE- "Sono confortanti i dati di confronto tra il primo semestre di quest'anno e quelli relativi allo stesso periodo dello scorso anno. La diminuzione dell'11,5% rappresenta un punto di partenza prezioso, che premia gli sforzi compiuti dalla Regione, dalle Asl e dagli enti locali sul fronte della sicurezza dei lavoratori, anche se non è assolutamente il caso di abbassare la guardia". L'assessore regionale al diritto alla salute, Enrico Rossi, ha commentato così i dati sugli infortuni sul lavoro diffusi nel corso del convegno regionale su "Sicurezza e salute nelle attività estrattive" che si è svolto presso l'auditorium del Consiglio regionale.
Le cifre parlano di una diminuzione in termini assoluti dai 1484 del primo semestre 2000 ai 1313 della prima metà di quest'anno. La Regione ha investito 1,6 miliardi per la riduzione degli infortuni nelle cave, un progetto che coinvolge i bacini estrattivi della provincia di Massa Carrara (che rappresentano la realtà maggiore in termini territoriali e di addetti), e che si concluderà nel 2002. Viene ulteriormente enfatizzato il ruolo dell'unità operativa di ingegneria mineraria che opera a supporto delle Asl; sono state realizzate attività di formazione rivolte agli operatori di vigilanza, tra le quali seminari sul corretto impiego degli esplosivi e corsi sulla stabilità dei fronti nelle attività estrattive a cielo aperto.
La Regione collabora con il gruppo di lavoro ministeriale per la stesura del decreto sulla formazione dei direttori responsabili di cava. Il progetto per la riduzione degli infortuni nei bacini marmiferi di Massa Carrara prevede il potenziamento delle attività di vigilanza e tutoraggio, la realizzazione di studi per definire gli standard di sicurezza e i criteri di valutazione dei principali rischi connessi alla stabilità dei fronti, all'impiego di esplosivo, alla movimentazione dei blocchi e ai lavori in galleria.
I principali fattori di rischio sono rappresentati infatti dalla stabilità dei fronti di cavam e dall'utilizzo delle macchine operatrici e degli esplosivi.
Nel corso del convegno è stata presentata la pubblicazione che contiene le linee guida elaborate dalla Regione per l'applicazione del decreto legislativo sulla prevenzione e sicurezza nelle cave, che rappresenta uno strumento utile per la redazione del documento di sicurezza e salute e per la valutazione dei rischi nel settore estrattivo, nell'intento di indirizzare le scelte progettuali verso sistemi che privilegino la tutela della salute dei lavoratori.
Dall'ottobre scorso è operativa la rete di soccorso sanitario nelle cave di marmo, grazie all'accordo siglato da Regione, comune di Carrara, Asl 1, Associazione industriali e organizzazioni sindacali. Per i bacini di Carrara è previsto un punto di emergenza territoriale con ambulanza attrezzata, un medico, due infermieri ed una medicheria a Fantiscritti, e medicherie a Campocecina, Piastra e Colonnata. Per il bacino di Massa viene utilizzato il punto di soccorso mobile di Colonnata e un punto di emergenza territoriale a Canevara.
Per tutto il comprensorio funziona, per i casi particolarmente gravi, il servizio di elisoccorso del 118 della Regione.