FIRENZE- Sperimentare modelli nuovi, nei quali l’offerta termale si integri con l’ambiente, il territorio, le produzioni e le tradizioni locali: questa la strada su cui la Regione, insieme agli enti locali e alle società di gestione degli stabilimenti termali toscani, sta lavorando per valorizzare appieno il grande patrimonio termale della nostra regione. Un patrimonio davvero notevole, che vede la Toscana ai primi posti nel quadro dell’offerta termale nazionale ed internazionale con i suoi 23 complessi termali, che interessano in tutto 18 Comuni e 8 Province della nostra regione.
Ma la Toscana è anche la regione dove è più alta la propensione turistica dei centri termali: circa l’80 per cento dei clienti delle terme toscane pernottano infatti presso le strutture ricettive presenti in quelle località, determinando circa l’11 per cento dell’intero movimento turistico.
Lo ha ricordato l’assessore al termalismo, turismo e commercio Susanna Cenni intervenendo oggi a Montaione al Forum organizzato, sullo specifico tema del termalismo, in preparazione della Conferenza regionale del commercio e del turismo che si terrà a Firenze il 19 e il 20 novembre.
Negli ultimi anni il settore termale è stato attraversato da crisi e trasformazioni che ne hanno, a poco a poco, cambiato la fisionomia.
Oggi come oggi, il turismo termale, quello salutista in senso stretto, incide in maniera sempre meno determinante. Come emerge da una ricerca condotta dal Censis, sembra oggi prevalere il piacere della vacanza collegato ad un ambiente tranquillo e sereno, dove è possibile rilassarsi e ritemprarsi affidandosi a mani esperte. “In questo contesto – sostiene l’assessore Cenni – la Toscana offre un valore aggiunto assai alto, legato all’ambiente naturale, alla campagna, al patrimonio storico-artistico che fanno della Toscana un punto di riferimento in tutto il mondo”.
La Regione, con il suo piano di rilancio del sistema termale approvato nel dicembre scorso, si propone di accompagnare e sostenere questi processi.
“Non a caso - informa l’assessore - la giunta toscana ha già chiaramente delineato le linee di attenzione per la creazione di una nuova offerta turistica per uno sviluppo sostenibile. Nel piano di rilancio del sistema termale, nella promozione, attraverso uno specifico progetto speciale di sistemi integrati di valorizzazione e tutela attiva delle risorse dei parchi e delle aree protette, delle testimonianze della civiltà etrusca, del patrimonio culturale, si ritrovano le conferme coerenti di questo interesse”.
Con il piano di rilancio, varato all’indomani di uno stretto rapporto con tutti i protagonisti, la giunta ha definito in dettaglio le politiche e le strategie per qualificare il settore.
In corso è anche una ricognizione del patrimonio termale esistente nella nostra regione mentre, per la prima volta, un accordo con l’Enit, l’ente nazionale per il turismo, permetterà dio mettere a punto una serie di iniziative sui mercati esteri realizzate per il settore termale. Con il bilancio 2001 la Regione ha inoltre reso disponibile una linea di finanziamento specifica che verrà mantenuta anche per il futuro.
L’assessore Cenni ha anche annunciato che la Regione sta lavorando per proporre all’Unione europea l’istituzione di una giornata annuale dedicata al termalismo e al benessere da prevedere in concomitanza con l’avvio della stagione termale.