La "festa italiana", organizzata al settimo piano dei Grandi Magazzini Hankyn, ha avuto come madrina la Principessa Giorgiana Corsini che, con Neri Torrigiani ed un primo gruppo di 20 artigiani italiani, è ospite della Nikkei Shimbun, il quotidiano finanziario più importante del Giappone. Questi magnifici artigiani che hanno intrapreso un non facile viaggio con i loro strumenti di lavoro e le loro creazioni, sono stati ammirati, nella sola giornata di oggi, da oltre 100mila persone. In un mondo così diverso dal nostro come per incanto si è riusciti a ricreare l'atmosfera delle botteghe artigiane italiane ed in ogni dove si possono udire i "rumori" delle varie lavorazioni presentate.
Il più giovane è Giuseppe Amato, ebanista milanese, raffinato nelle lavorazioni e nel design, accanto a lui -in un'orgia di vetri colorati- le lampade e le vetrate piombate di Mario Spatari.
Chiuso in una cabina di vetro con la sua mola, le mani esperte di Marcello della moleria Locchi affascinano il pubblico esterrefatto; davanti -in antitesi- la leggerezza delle carte fatte a mano con i colori della toscana di Lea Bilanci. Poco più in là la maestria di Cinzia Lunghetti e delle sue incredibili tavole di scagliola. Davanti, guidati dal suono del martello e del cesello, troviamo, circondato dai suoi sontuosi argenti, Giuliano Foglia sempre sorridente. E poi gli orecchini, le spille e le collane di Aprosio & Co.
di perline di vetro riscuotono un inaudito successo presso la gioventù locale!
In questa "sinfonia di rumori" finalmente l'armonia delle dolci noti di Colombari, da Verbania; finendo veramente in gloria con i ricami più antichi della nostra cultura, quelli bizantini, recuperati dalla pazienza di Irma Scudellari di Ravenna. E sempre questa mattina la Principessa Corsini ha tenuto una conferenza, sul suo stile di vita, la sua famiglia.
Prossimo appuntamento nella capitale a Tokyo dal 4 ottobre con oltre 40 artigiani italiani nella prestigiosa sede di Isetan a Ginza.