Gli allagamenti che si sono verificati in alcune parti della città sono dovuti alla realizzazione delle grandi opere fognarie”. L’assessore ai lavori pubblici Paolo Coggiola il giorno dopo il nubifragio che ha colpito Firenze, provocando una serie di allagamenti, assieme all’ingegner Massimo Fanfani, direttore della distribuzione acque e fognature del Comune, fanno il punto della situazione ed esaminano le cause che hanno determinato questi problemi. “Sono state principalmente quattro – ha detto l’assessore Coggiola – le zone in cui si sono verificati gli allagamenti.
La prima, ad ovest della città fra San Donnino e Le Piagge, dove il rigurgito delle acque trasportate dall’emissario fognario generale in riva destra dell’Arno, non hanno trovato sbocco in corrispondenza di via della Viaccia, a causa di un guasto alla stazione di sollevamento che lì è ubicata. Tutti i problemi saranno risolti in via definitiva quando, nel mese di dicembre, sarà completato il collegamento col depuratore di San Colombano”. Si tratta di un impianto che era oggetto di operazioni di manutenzione straordinaria e, a seguito di un'avaria provocata da un evento atmosferico precedente, aveva fatto saltare un trasformatore e quindi l’impianto non era più in grado di smaltire le acque, che temporaneamente venivano riversate nella Goricina.
“Per tutta la notte – ha spiegato l’ingegner Fanfani – si è lavorato per ripristinare dei collegamenti volanti in modo di riallacciare alcune pompe”. “Nel secondo caso relativo a via Toselli e via delle Carra – ha proseguito l’assessore Coggiola – si è trattato di un riempimento eccezionale del canale della Goricina, già sovraccarico in questo periodo, per la realizzazione dello scolmatore di via Baracca che ha portato alla riduzione della portata del canale Macinante. La soluzione immediata è quella di restituire acqua al canale Macinante con conseguente interruzione momentanea dei lavori.
La terza zona interessata è quella di Romito-Cadorna, dove non sono stati ancora ultimati i lavori per la realizzazione di due ‘pozzettoni’, a causa di un sovraccarico di interventi che hanno coinvolto anche le Ferrovie dello Stato. Il termine dei lavori è comunque previsto fra un mese”. Diversa la situazione che ha portato a degli allagamenti in viale Malta. “Solitamente – ha spiegato ancora l’assessore ai lavori pubblici – le piogge intense provocano questi disagi per due motivi: le foglie che ostruiscono le fogne e mancanza di caditoie adeguate.
Per questo motivo ho sollecitato il Quadrifoglio a rispettare quanto previsto nel contratto di servizio e quindi nella pulitura di almeno 25.000 pozzetti sparsi per la città. Inoltre provvederemo alla realizzazione di caditoie particolari che non si ostruiscano con la caduta delle foglie”. L’assessore Coggiola ha ricordato infine che, con l’esclusione di Campo di Marte (dove i lavori sono ormai ultimati), il costo per i lavori attualmente in atto per il ripristino della rete fognaria è di circa 70 miliardi, così suddivisi: 50 miliardi per Gavinana, Novoli e Cadorna, e 20 miliardi per San Colombano.