Via libera alla seconda tranche della privatizzazione dell’aeroporto fiorentino che porterà alla scelta di un partner industriale di ‘’elevato profilo’’, dopo il successo della quotazione in borsa di una quota di minoranza. E’ stato infatti firmato ieri a Firenze il protocollo per la vendita del 29% delle azioni della società Aeroporto di Firenze ancora in mano ai Comuni di Firenze e Prato e alle Camere di Commercio delle due città toscane. Palazzo Vecchio cederà il 15% delle quote di sua proprietà che ora sono al 17,18%; la Camera di Commercio di Firenze il 4% (attualmente ha il 19,29%); il Comune di Prato il 9% (ha il 10,46% delle azioni) e la Camera di Commercio di Prato l’1% (4,98%).
Il protocollo firmato dagli assessori alle aziende partecipate di Firenze Simone Tani e allo sviluppo economico del Comune di Prato Roberto Rosati, e dai presidenti delle due Camere di Commercio Luca Mantellassi e Silvano Gori, rende operativo il patto di covendita della primavera scorsa, in scadenza il 31/10/2001. Il Comune di Firenze è stato designato coordinatore dell’operazione complessiva di cessione azionaria e, al fine di concertare i passaggi della procedura di privatizzazione, viene costituito un gruppo di lavoro composto dai rappresentanti dei quattro Enti firmatari.
‘’Sono molto soddisfatto per la firma del protocollo tra i soci pubblici dell’Adf – ha detto l’assessore Tani – perché questo atto, insieme alla scelta dell’advisor, ci permette di avviare speditamente la procedura di cessione delle quote, nel rispetto degli obiettivi finanziari di sviluppo dei soci’’.
La commissione incaricata di scegliere l’advisor ha già iniziato i suoi lavori questa sera e la società prescelta sarà comunicata nei prossimi giorni.
Cinque i ‘concorrenti’:
1) PriceWaterhouseCoopers
- 2) Intermonte Spa
- Mps
Merchant Spa – Societè Gènèrale
- 3) Deloitte & Touche
- 4) Imi
- 5) Ernst &Young