FIRENZE- La promozione della qualità e della tipicità dei prodotti agro-alimentari, il mantenimento delle attività di presidio del territorio, la conservazione delle risorse naturali, con una specifica attenzione al risparmio idrico. Sono questi i principali obiettivi che si propone di realizzare il Piano locale di sviluppo rurale della Provincia di Livorno, approvato in questi giorni dalla giunta su iniziativa dell’assessore regionale all’agricoltura, Tito Barbini. Con questo documento si definiscono le strategie, le priorità, i finanziamenti fino al 2006 in piena coerenza con gli obiettivi già fissati dal Piano regionale di sviluppo rurale per un’agricoltura pulita, di qualità, capace di innescare un circolo virtuoso con altre opportunità di reddito e occupazione, quali l’agriturismo e l’artigianato.
Il Piano interviene su una realtà provinciale di assoluto rispetto, fatta di 48.500 ettari di aree coltivate e di 3.290 aziende agricole, con alcuni settori, come la viticoltura, in forte crescita qualitativa e quantitativa.
Una realtà che, accanto ad indubbi punti di forza, come la presenza di produzioni di qualità, una diffusa capacità imprenditoriale e una forte connessione tra turismo e realtà rurale, deve fare i conti anche con alcuni specifici elementi di difficoltà, come la carenza delle risorse idriche.
Il documento approvato dalla giunta – la cui elaborazione è il frutto di un’ampia consultazione con le categorie professionali – individua le misure attivate con le relative priorità. In particolare si attivano le misure relative agli investimenti nelle strutture agricole, alla diversificazione delle attività, alla gestione delle risorse idriche in agricoltura, allo sviluppo e al miglioramento delle infrastrutture rurali (ad esempio strade, acquedotti, percorsi attrezzati), alla conservazione delle risorse naturali e al benessere degli animali, nonché le misure agroambientali e quelle forestali.
Le previsioni finanziarie prevedono una spesa pubblica per il finanziamento del piano di circa 15 milioni e 274 mila euro (approssimativamente 30 miliardi e 540 milioni di lire).
Circa il 75 per cento delle risorse sono concentrate nel triennio 2004-2006.