Il prossimo 30 agosto a Castiglione della Pescaia Athina Cenci sarà La Donna Gigante, dal testo scritto da Lidia Ravera che propone le contraddizioni, l’umorismo, la caricatura un po’ amara della posizione femminile tra famiglia e lavoro; una serie di riflessioni strutturate in due monologhi che diventano quasi un dialogo con gli spettatori, attraverso le gradazioni drammatiche o farsesche delle vicende della protagonista.
Lo spettacolo, raramente rappresentato, chiude la locale rassegna ROSA DEI VENTI, che ha volutamente costruito il suo primo cartellone 2001 proprio su spettacoli non omologati, esterni ai circuiti delle tournée, e dal forte spessore culturale.
La donna gigante è come tutte le donne; comune e straordinaria.
Sono due monologhi che evocano una folla di personaggi. Monologhi che divengono dialoghi: i dialoghi di una donna sola con se stessa, con i suoi fantasmi, con la smania di essere perfetta. Un essere umano completo. Una donna gigante appunto. Una che rischia di rimanere sepolta sotto lo sforzo. Il tono è quello della chiacchiera tra femmine, inimitabile: tragico e leggero, fatuo e subito dopo profondo, sempre in bilico tra una traboccante allegria e l’amarezza di un’ironia lucida, quasi disperata.
Athina Cenci, di lingua e cultura italogreca, negli anni ‘70 forma a Firenze con Alessandro Benvenuti e Francesco Nuti i Giancattivi, pungente e dissacrante antidoto al buonismo italico: con loro prima, e poi in un lungo percorso personale, si afferma nel cinema, nel teatro ed in tv.
Nel 1985 ha ottenuto il David per il suo ruolo in Speriamo che sia femmina di Monicelli.