FIRENZE- Per l'inchiesta sul farmaco anticolesterolo Lipobay gli ispettori del giudice toriniese Guariniello hanno visitato la sede italiana della Bayer. Sentiti alcuni funzionari come persone informate dei fatti, e acquisiti alcuni documenti. Un caso sospetto viene intanto segnalato in Veneto: è un americano in vacanza. Presentata poi alla Procura di Napoli una denuncia contro la casa farmaceutica.
Per rispondere ai dubbi di tanti cittadini preoccupati per la loro salute dopo il ritiro dal commercio del farmaco, l’assessore regionale alla sanità Enrico Rossi ha dato disposizione alle Aziende sanitarie toscane di attivare le “forme più idonee di comunicazione per fornire a tutti i cittadini toscani consigli e indicazioni e per raccogliere eventuali segnalazioni”.
In particolare l’assessore ha invitato i direttori generali ad attivare gli Uffici relazione con il pubblico e i Servizi farmaceutici, presenti in tutte le Asl, ad attrezzarsi per fornire informazione ed assistenza sui possibili rischi legati all’assunzione del farmaco e sulle modalità di segnalazione per gli eventuali disturbi che si dovessero manifestare. L’assessore ha inoltre esortato tutte le componenti del sistema sanitario regionale ad intensificare l’azione di farmacovigilanza prevista dalla normativa attuale e a sviluppare, anche in questa occasione, una qualificata azione di informazione e di educazione sull’uso corretto dei medicinali.
Nella tabella allegata si riportano i numeri di telefono e i responsabili degli Urp delle Asl toscane, ricordando che è comunque sempre possibile contattare anche i responsabili delle unità operative di farmaceutica territoriale di ciascuna azienda sanitaria (basta telefonare al centralino della Asl e farsi passare il responsabile del servizio).
La vicenda Lypobay costituisce un campanello d’allarme su un fenomeno che, almeno in parte, può essere prevenuto.
E’ per questo che la Regione sta lavorando da tempo per educare i cittadini a un uso corretto e più mirato di queste sostanze, assumendo decisioni forti sul controllo delle prescrizioni e sulla spesa farmaceutica. “Anche questa tragica occasione – commenta l’assessore Rossi – dimostra quanto sia urgente intervenire per garantire una politica della salute sempre più rispondente ai reali bisogni della gente piuttosto che ispirata a interessi economici di parte”. A settembre partirà una campagna di eduazione al farmaco, per la quale sono stati stanziati 3 miliardi e 200 milioni, con l’obiettivo di promuovere una cultura critica verso l’uso dei medicinali e riequilibrare un rapporto oggi pesantemente condizionato da interessi economici.
La campagna, coordinata da una commissione tecnico-scientifica, vedrà il coinvolgimento, oltre che di tutti i cittadini toscani, di medici, farmacisti e di tutti gli altri operatori della sanità. Una particolare attenzione sarà prestata ai cittadini sopra i 65 anni che sono fra i principali consumatori di farmaci.