La festa nazionale di Legambiente si è chiusa questa sera presso il Centro di Educazione Ambientale di Grosseto, in località Rispescia. Oltre alle ormai tradizionali rassegne – degustazioni nazionali di vini e oli, allo spazio degustazioni degli “Antichi Sapori Mediterranei” con prodotti tipici provenienti da tutta l’Italia, al ristorante vegetariano, grande spazio è stato riservato ai prodotti agroalimentari tradizionali della Regione Toscana con degustazioni guidate. Con i suoi 302 prodotti individuati con sopralluoghi ed indagini territoriali dall’A.R.S.I.A, la Toscana è la regione leader nella mappa del gusto “doc” ha lanciato da Festambiente la sua sfida al cibo di Frankenstein, contro l’omologazione alimentare e i cibi trangenici.
Così il 16 agosto a Festambiente si sono potute assaggiare alcune perle del patrimonio del gusto toscano: dal fagiolo zolfino al gustosissimo pomodoro costoluto fiorentino, dallo stracotto di maremmana al pecorino di Pistoia con il miele di spiaggia del Parco Migliarino San Rossore. Ed all’interno del festival si è realizzata inoltre la presentazione di Toscana Slow, itinerari golosi tra agricoltura, arte e qualità della vita a cura di Regione Toscana ed Arcigola Slow Food. Il 14 agosto è poi stata la volta dei prodotti tradizionali della provincia di Grosseto con le sue gustosissime specialità: la bottarga e il tartufo scorzone, la caciotta di pecora, il castagnaccio di farina di castagne del Monte Amiata accompagnato con ricotta di pecora grossetana.
Il tutto naturalmente accompagnato dai migliori doc maremmani. Oltre 100 vini tra bianchi, rossi e da dessert provenienti da tutta Italia ed esaminati da una giuria di esperti della Giunta esecutiva dell’Enoteca Italiana di Siena presieduta dal prof. Carlo Scalabrelli alla XI Rassegna – Degustazione Nazionale dei vini biologici. E notevole la partecipazione anche alla VI Rassegna degustazione di oli extravergine di oliva e alla V rassegna di oli extravergine di oliva biologici. 85 campioni di olio sono stati esaminati con degustazione cieca da una commissione di assaggio di Panel Test delle Dogane di Roma.
E dall’anno prossimo gli organizzatori hanno annunciato una rassegna internazionale di oli provenienti dalle regioni del Mediterraneo. Ma le iniziative di Festambiente per la difesa e la promozione dei prodotti genuini e la salvaguardia delle economie locali non finiscono qui. Nella scenografia della mostra “Antichi Sapori Mediterranei”, oltre 7.000 visitatori hanno sperimentato un viaggio tra i gusti, i colori e gli aromi di un’Italia che rischia di scomparire con assaggi dei prodotti tipici di molte regioni italiane.
Un segno di un’Italia che non vuole perdere la propria identità culturale. Sempre all’interno di alcune serate a tema sono stati presentati i prodotti tipici tradizionali dei parchi italiani; Parchi a tavola, questo il nome dell’iniziativa, realizzata in collaborazione con il MINISTERO DELL’AMBIENTE un modo diverso per scoprire oltre alle bellezze naturalistiche quelle enogastronomiche delle nostre aree protette. E non potevano mancare quest’anno a Festambiente i laboratori di educazione alimentare dal titolo “L’Officina dei sapori”, un viaggio nella storia della nostra tavola, in cui questo spazio vino, olio, miele, formaggi ed altri prodotti tipici sono stati assaggiati ed adeguatamente valorizzati; e non sono mancate le degustazioni guidate anche per i bambini, con cioccolato tipico italiano, marmellate e pasticceria biologica.
Grande successo anche per il ristorante vegetariano, che ha utilizzato solo prodotti biologici. Migliaia i piatti serviti ogni giorno e più di 60 le ricette proposte dallo chef Giuseppe Capano anche autore del libro “Come essere quasi vegetariani” edito da Sperling & Kupfer. Il caviale di melanzana, zucchine e ceci al dragoncello, riso integrale al tartufo sono solo alcune delle ricette che, ogni sera sono state servite in un ristorante che pur preparando grandi quantità di prodotti, ha mantenuto uno standard di alta la qualità.
Da quest’anno poi un menù ad hoc per i bambini che hanno frequentato la cittadella ecologica di Legambiente: pasta e bruschetta al pomodoro fresco, formaggi freschi e le squisite patate al forno con le erbette hanno fatto dimenticare a tutti fettine e merendine! La grande risposta del pubblico che ha gradito molto le rassegne – degustazioni e apprezzato il ristorante vegetariano di prodotti biologici è la risposta più incisiva ed evidente all’omologazione alimentare.