E subito la contestazione effettuata da un gruppo organizzato. Ieri sera alle ore 19.00 una sessantina di persone aveva già posizionato la propria mercanzia alla presenza degli Assessori Francesco Colonna e Marzia Monciatti, quando il gruppo li ha intimiditi e costretti a lasciare lo spazio.
Gli assessori all’immigrazione Marzia Monciatti e allo sviluppo economico Francesco Colonna oggi pomeriggio in Palazzo Vecchio hanno incontrato i rappresentanti delle comunità senegalese, beninese, sudanese, camerunense, albanese, iraniana, filippina, congolese, kossovara, somala e dello Sri Lanka.
Lo spazio multietnico in Lungarno Pecori Giraldi riaprirà domenica prossima. La decisione, condivisa anche dal Prefetto Achille Serra, è legata alla decisione di rafforzare i controlli contro gli abusivi in particolare nelle zone degli Uffizi, San Lorenzo e Duomo, e più in generale nel centro storico di Firenze.
“Un brutto segnale”. E’ il commento del vicesindaco del Comune di Firenze, Graziano Cioni. Con la realizzazione di questo spazio è stato recuperato un giardino – ha ricordato Cioni – e si è creato un polo di attrazione per tutti i venditori di buona volontà che vogliono entrare nella legalità”.
Il tentativo di boicottaggio “dimostra che la scelta del mercatino è stata giusta - precisa Cioni -. Gli irriducibili stanno cercando di fermare l’iniziativa perché avvertono il rischio di essere isolati”.
Il vicesindaco annuncia l’intenzione dell’amministrazione di proseguire sulla via già definita: “Dobbiamo difendere il mercatino e al contempo proseguire e intensificare l’azione di contrasto di chi vuole continuare a vendere il falso in città. Bene ha fatto il prefetto a mettere all’ordine del giorno del comitato per l’ordine pubblico questo problema.
Quanto è accaduto ieri sera dimostra che non ci troviamo solo di fronte a un problema di abusivismo commerciale: c’è un problema di ordine pubblico e c’è la necessità di un’attenta attività di investigazione per scoprire l’organizzazione che è alle spalle di questi venditori”. “La polizia municipale – ha concluso Cioni - ha fatto molto in questi mesi. Il loro sforzo è stato encomiabile, ma per contrastare efficacemente la situazione attuale occorre una forte azione di coordinamento tra tutte le forze dell’ordine.
Deve essere chiaro che, per chi cerca la via della legalità, oggi c’è una possibilità concreta: il mercatino. Chi preferisce l’illegalità non ha sbocchi”.
“I fatti verificatisi ieri all’inaugurazione del mercato multietnico - ha commentato il consigliere di Alleanza Nazionale Gabriele Beconcini- denotano la mancanza di volontà da parte della comunità senegalese di entrare in un regime di legalità e di continuare invece il commercio abusivo che è ben più redditizio.
Si sono così scoperte le carte del bluff demagogico dell’Amministrazione Comunale che sta continuando a sbandierare la possibilità di risolvere un problema di ordine pubblico con misure sociali ed amministrative.
Penso che la questione – continua Beconcini- ormai sia chiusa e chi si vuole integrare fra i senegalesi deve semplicemente stare alle regole dello Stato Italiano, mentre chi continua i propri traffici a Firenze debba essere perseguito dalle Forze dell’Ordine nel rispetto della Legge italiana e della cittadinanza tutta.”
«Il fallimento dell’inaugurazione dello spazio multietnico -affermano il capogruppo di Forza Italia Rodolfo Cigliana e il consigliere Raimondo Portanova- la dice lunga sull’incapacità e l’improvvisazione degli amministratori del Comune di Firenze.
E’ impensabile che dopo l’approvazione di una delibera da parte della Giunta, sulla quale il gruppo di Forza Italia aveva peraltro sollevato numerosi dubbi ed obiezioni, il progetto fallisca miseramente mettendo a nudo tutte le contraddizioni e la scarsa trasparenza con cui si è operato. Il Consigliere Comunale Raimondo Portanova di Forza Italia, presente all’inaugurazione, ha constatato personalmente il disagio della comunità senegalese di fronte alle scelte operate dall’Amministrazione, basti pensare che e’ stato contestato persino il luogo prescelto ovvero il Lungarno Pecori Girardi e questo dopo che da mesi il Comune aveva anticipato la localizzazione.
Ma con quale soggetto è stata condotta la trattativa? non con rappresentanti della comunità senegalese bensì con il Presidente della Cooperativa Diamono che, come si vede, non è in grado di rappresentare tutti coloro che aspirano a ritagliarsi uno spazio di lavoro operando legalmente. Ciò che è emerso in modo deciso è la richiesta di pari opportunità per tutti. Ma non basta: l’Amministrazione ha sottovalutato la circostanza che gli irregolari vendono prodotti contraffati e che i poteri economici che gestiscono il racket delle merci false non avrebbero accettato la vendita di soli prodotti regolari, in qualsiasi spazio avvenisse.
E’ stato imposto (da chi? Perché non si accerta?) ad alcuni senegalesi di non seguire le indicazioni dell’Amministrazione Comunale consentendo la nascita di un mercato che, pur rimanendo un fenomeno a parte rispetto alle norme e alle condizioni che regolano l’attività di vendita degli operatori commerciali ambulanti a Firenze, avrebbe potuto, pur nell’illegalità, essere controllato. Un buco nell’acqua altro che la nascita di uno spazio a valenza multiculturale alle porte del centro storico che avrebbe potuto, moralmente ma non giuridicamente, giustificare l’abbattimento del 90% della tassa di occupazione suolo pubblico.
I consiglieri Portanova e Cigliana sostengono l’illegittimità e l’illegalità della delibera approvata dalla Giunta e intendono ricorrere in sede amministrativa e giudiziaria contro la delibera stessa pur ormai priva di effetti concreti ed auspicano un coordinamento delle forze dell’ordine ciascuna operante secondo le proprie competenze: Polizia di Stato, Polizia municipale, Carabinieri e Guardia di Finanza al fine di colpire duramente la produzione e la circolazione delle merci contraffate, principale causa di irregolarità.
L’Amministrazione deve poi intraprendere un serio lavoro di collaborazione con tutte le comunità, e non solo quella senegalese, al fine di per consentire la nascita di uno spazio di vendita veramente multietnico ma solo a coloro che garantiscono di operare nella legalità evitando le discriminazioni dovute all’appartenenza a cooperative di qualunque natura. Solo riconducendo tutti i soggetti operanti sul territorio nell’ambito di un progetto di legalità sarà possibile individuare una risposta concreta ai problemi generati dall’abusivismo commerciale a Firenze.
Considerato come si sono svolti i fatti e preso atto del velleitarismo dell’Amministrazione, si confermano giuste le perplessità e le obiezioni sollevate nell’ultimo Consiglio comunale dal Capogruppo Cigliana: alle risposte evasive degli Assessori e alle dichiarazioni fatte dal Sindaco totalmente ostili alle critiche doverose rivolte da Forza Italia potrà ora rispondere, nella sua piena autonomia di pensiero, la società civile fiorentina e in particolare i rappresentati delle categorie che da tempo chiedono, non solo il rispetto della legalità ed equità fiscale, ma anche radicali trasformazioni e sistemazioni degli spazi di mercato per una maggiore efficienza del servizio offerto».
“Ciò che è accaduto ieri ha fatto capire ancora di più l’importanza dello spazio multietnico. Si è capito chi ha deciso di lavorare regolarmente o chi invece vuol continuare sulla strada dell’illegalità”. E’ il commento degli assessori all’immigrazione Marzia Monciatti e allo sviluppo economico Francesco Colonna. “Continueremo a spingere sul principio dello spazio multietnico e del suo ruolo in termini di attività commerciale e di intrattenimento – hanno proseguito gli assessori Monciatti e Colonna - .
L’Amministrazione Comunale non tornerà indietro né sul luogo né sulle finalità né sulle modalità. Anche la comunità senegalese ha ribadito che quello dello spazio multietnico è un progetto importante e ha ribadito il fatto che nessuno può impedire ad altri di aderire a questa iniziativa. E su questa linea si sono allineate anche le altre comunità”. Oltre allo spazio multietnico nel corso dell’incontro le comunità hanno manifestato la richiesta di individuare uno spazio al coperto, che abbia la funzione di centro permanente per scambi culturali, biblioteca, feste e luogo d’incontro fra le varie etnie presenti in città.
Gli assessori Monciatti e Colonna hanno raccolto questa richiesta e si sono detti disponibili a valutare la fattibilità dell’iniziativa.