BRUXELLES- Futuro della politica di cooperazione tra le due sponde del Mediterraneo e ruolo delle Regioni nella costruzione della nuova Europa: sono stati questi i due argomenti al centro dell’incontro tra il presidente della Commissione europea, Romano Prodi, e una delegazione della Conferenza delle regioni periferiche e marittime (Crpm), che riunisce 145 regioni dell’Unione, dei paesi dell’allargamento e del Nord-Africa. La delegazione della Crpm era guidata dal presidente, il finlandese Stig Ostdahl, e dal rappresentante italiano nell’ufficio politico, Claudio Martini.
Ostdahl e Martini hanno voluto sottolineare al presidente Prodi l’importanza delle due questioni, alle quali non a caso la Crpm ha deciso di dedicare il suo prossimo Ufficio politico, in programma a Firenze ai primi di novembre, in concomitanza con i lavori della riunione straordinaria della Commissione europea, prevista per il prossimo 7 novembre.
“La scelta di Firenze come sede della riunione – ha spiegato Martini – è motivata dall’impegno che da tempo la Toscana ha dedicato a questi temi.
Abbiamo presentato a Prodi i nostri argomenti anche per facilitare la ripresa del dibattito alla vigilia di importanti scadenze per la Commissione e per il Consiglio europeo, in modo da offrire un contributo positivo delle regioni europee per compiere un passo avanti dopo Nizza”. A questo proposito Martini ha sottolineato a Prodi la necessità di facilitare tutti i meccanismi di partecipazione diretta delle Regioni alle decisioni, in modo da riavvicinare i cittadini alle istituzioni e alle politiche dell’Europa.
Il presidente Prodi ha apprezzato l’iniziativa della Crpm e ne ha sottolineato l’utilità per portare avanti il disegno di riforma dell’Unione: a questo proposito ha consegnato a Ostdahl e a Martini il Libro Bianco sulla governabilità europea, appena uscito, che rappresenta un ulteriore passo avanti in questa direzione e che parte proprio dalla preoccupazione del “progressivo allontanamento dei cittadini dalle istituzioni e dalla politica dell’Europa, fino a raggiungere il disinteresse”.
Sul Mediterraneo Prodi ha ribadito la volontà di rilanciare il processo avviato a Barcellona, intensificando il dialogo e la cooperazione tra i paesi e le regioni dell’Europa del sud e quelli dell’Africa del nord.