FIRENZE Platea numerosa nella sala giunta di Palazzo Bastogi stamani: il presidente Claudio Martini, assieme agli assessori alla trasparenza Carla Guidi e a viabilità e trasporti Riccardo Conti, ha incontrato il presidente dell’autorità nazionale per la vigilanza sui lavori pubblici, Francesco Garri, e tutta la ‘comunità’ toscana degli appalti. «Rapidità, sicurezza e qualità sono gli obiettivi che ci prefiggiamo di raggiungere attraverso la collaborazione, avviata già da un anno, con l’autorità di vigilanza - ha detto Martini - E questi tre obiettivi, a volte difficilmente coniugabili e che sono la nostra via per il potenziamento delle infrastrutture, dovranno essere raggiunti assieme».
Il tema del giorno erano le problematiche legate alla legge quadro sugli appalti e l’azione dell’osservatorio regionale.
L’agenda della Toscana è fitta: l’alta velocità, la Due mari, la variante di valico, la terza corsia autostradale nel tratto fiorentino, la Livorno-Civitavecchia, il potenziamento ferroviario della Pontremolese e poi ancora gli interventi sul bacino dell’Arno e degli altri fiumi. «La Toscana - ha sottolineato Martini - è impegnata attraverso intese interistituzionali, con il governo e con gli enti locali, a recuperare il suo gap infrastrutturale.
Servono tempi rapidi, ma anche una grande attenzione per la sicurezza, verso l’ambiente e i lavoratori, e la qualità. Un obbligo che da noi diventa ancora più prioritario. Non è un caso infatti che la Toscana e Firenze siano state scelte dall’Unione come sede per la firma della convenzione europea sul paesaggio».
«La motivazione dell’iniziativa di oggi – ha aggiunto Garri – risiede nella scelta di collegarci direttamente con le rappresentanze regionali, istituzionali e di categoria, per rilanciare quello spirito di collaborazione che può contribuire alla reale valorizzazione dei rispettivi interessi, che a volte in una comunità come quella degli appalti sono anche contrapposti.
Abbiamo già incontrato le Regioni Piemonte, Umbria, Basilicata e Campania. Dopo la Toscana sarà la volta della Lombardia». Confronto e concertazione dunque, strumenti di cui l’assessore Guidi ha sottolineato la viva esperienza toscana, per trovare assieme le soluzioni più idonee a coniugare “efficienza e regolarità dell’azione”. L’assessore Guidi, che è titolare anche del progetto «Una Toscana più efficiente e meno burocratica», si è poi soffermata sui numeri del 2000 dell’osservatorio regionale sugli appalti, che accanto a quello nazionale opera come sede di monitoraggio ma fornisce assistenza e supporto anche agli enti locali: 350 stazioni appaltanti a cui è stata prestata assistenza con una media di 30 contatti telefonici al giorno, 14.000 schede informative, 577 stazioni appaltanti su cui sono stati raccolte anagrafiche, informazioni su 5.229 interventi e tecnici di 250 imprese incontrati nel corso di seminari.
Informazioni in cambio di servizi (360 milioni il costo stimato per il 2001), accanto a qualificazione tecnologica ed aggiornamento professionale, monitoraggio sulla sicurezza nei cantieri e sul lavoro sommerso, nonchè sviluppo di una cultura della sicurezza tra i lavoratori che sono state le altre parole chiave a cui l’assessore ha fatto più volte riferimento.