FIRENZE Il recupero alla produzione di aree abbandonate, la promozione dell’ospitalità rurale e più in genere, il collegamento con le attività turistiche e culturali, lo sviluppo delle attività selvicolturali e di sistemazione idraulico-forestale, l’ulteriore miglioramento della qualità dei prodotti, anche attraverso l’adozione di certificazioni e di marchi. Sono questi i principali obiettivi che si propone di realizzare il Piano locale di sviluppo rurale della Provincia di Lucca, approvato dalla giunta su iniziativa dell’assessore regionale all’agricoltura, Tito Barbini.
“Un documento che definisce strategie, priorità, finanziamenti fino al 2006 di un’agricoltura importante per la Toscana come quella della provincia di Lucca – spiega l’assessore – Tutto questo in piena coerenza con il Piano regionale di sviluppo rurale e gli impegni che con esso abbiamo sottoscritto, per un’agricoltura pulita, di qualità, capace di innescare un circolo virtuoso con altre opportunità di reddito e occupazione, quali l’agriturismo e l’artigianato. Con questo Piano potremo così proseguire nel nostro impegno per uno sviluppo rurale che sappia richiamare e coinvolgere anche le nuove generazioni, obiettivo particolarmente significativo in una realtà ancora dominata da imprenditori con età superiore ai 50 anni.
Per questo – conclude l’assessore – potremo utilizzare diverse fonti di finanziamento, comprese quelle del programma comunitario Leader Plus”.
Il Piano interviene su una realtà provinciale di assoluto rispetto, fatta di quasi 37 mila ettari di superficie agricola utilizzata, di oltre 52 mila ettari di superficie boschiva, di oltre 4 mila aziende impegnate in attività agricole, forestali e di piscicoltura, di oltre 2.500 ettari, una produzione lorda vendibile che rappresenta circa il 6 per cento di quella toscana, con percentuali decisamente superiori per le coltivazioni erbacee e i prodotti forestali.
Il documento approvato dalla giunta – la cui elaborazione è il frutto anche di un’ampia consultazione con le categorie professionali – individua le misure attivate con le relative priorità.
Le risorse si concentreranno in particolare le misure relative agli investimenti nelle aziende agricole, all’insediamento dei giovani agricoltori, al miglioramento dei boschi e all’assetto del territorio, alla diversificazione delle attività del settore agricolo, allo sviluppo e al miglioramento delle infrastrutture rurali.
Le previsioni finanziarie prevedono una spesa pubblica per il finanziamento del piano di circa 13 milioni e 800 mila euro (approssimativamente 27 miliardi e 600 milioni di lire).
Circa il 75 per cento delle risorse sono concentrate nel triennio 2004-2006.