25 luglio 2001 - Il Consiglio provinciale ha approvato all’unanimità una proposta del Presidente della Giunta Michele Gesualdi, che ha accolto nella sua mozione emendamenti di Forza Italia, volta a riacquisire all’uso della Provincia gli spazi di Palazzo Medici Riccardi attualmente occupati dalla Prefettura. Gesualdi chiederà al Ministro dell’Interno di liberare i locali, che sono di proprietà della Provincia, “la cui attività – spiega il Presidente – di servizio diretto ai cittadini e di una consistenza politica aumentata per effetto delle leggi Bassanini, deve essere dispiegata senza vincoli di spazio e di ruolo con la Prefettura che, d’altra parte, deve poter svolgere il suo alto compito in locali più idonei e più rispondenti al nuovo riassetto delle Prefetture.
D’altra parte i gruppi consiliari e le Commissioni hanno diritto a spazi adeguati”.
La Provincia ha avviato stamani gli atti formali per condurre in porto l’iniziativa, in modo da trasferire l’assemblea provinciale nella sala Carlo VIII, dare nuovi spazi a gruppi consiliari e Commissioni e creare un nuovo percorso museale all'interno della struttura. “Già un anno fa – spiega Gesualdi – avevo presentato la nostra esigenza al ministro Bianco, che ha sempre sottovalutato le richieste senza farsi carico di una risposta”.
Poiché Firenze è in grado di garantire “una sede all’altezza del ruolo e degli alti compiti della Prefettura, come ad esempio l’ex scuola militare di via Venezia, si tratta ora di trovare una soluzione concordata con la Prefettura e il Ministero senza creare una spiacevole impasse tra i due Enti. D’altra parte – conclude il Presidente della Provincia – l’esigenza di riacquisire tutto il Palazzo alla Provincia è così importante da essere condivisa da tutti i gruppi del Consiglio provinciale”.
Gli ambienti di rilevanza storica ed artistica di Palazzo Medici Riccardi – si legge nella mozione – in considerazione del loro intimo legame con i momenti più significativi della storia fiorentina, costituiscono un patrimonio culturale universale “e debbono essere progressivamente restituiti all’uso da parte della collettività, trasformandosi da sedi di uffici e funzioni pubbliche a spazi destinati principalmente ai turisti e ai visitatori”.
Le politiche di promozione di Palazzo Medici Riccardi avviate negli scorsi anni – ritiene il Consiglio provinciale – hanno prodotto significativi risultati in termini di visibilità del Palazzo e di considerevole aumento delle presenze.
Il Consiglio “prende atto che l’attuale sala del Consiglio della Provincia di Firenze non consente la partecipazione dei cittadini ai lavori dello stesso Consiglio”. I singoli gruppi consiliari e l’esecutivo provinciale hanno poi a disposizione limitati spazi per le loro attività istituzionali, così come le Commissioni consiliari, che sono obbligate a tenere le riunioni nella stessa sala detta delle Quattro Stagioni, dove si svolge il Consiglio provinciale.
La Prefettura di Firenze “dispone di una parte consistente dei locali che hanno rilevanza storico-artistica utilizzati come uffici operativi o come locali di rappresentanza e quindi non utilizzabili per il percorso museale”.
L’individuazione di una nuova sede per la Prefettura consentirebbe “di ampliare, con notevoli benefici, il percorso museale all’interno di Palazzo Medici Riccardi e di poter altresì disporre, con il Salone di Carlo VIII, di una sede del Consiglio provinciale adeguata ai compiti e al ruolo che la Provincia ha assunto nel nuovo assetto delle autonomie locali”.
Per tutti questi motivi il Consiglio provinciale ha impegnato il Presidente della Provincia a proseguire nelle iniziative tese ad acquisire gli spazi occupati dalla Prefettura al fine di poter ampliare il percorso museale in Palazzo Medici Riccardi e dare al Salone Carlo VIII la destinazione di nuova sede del Consiglio provinciale. Il Consiglio invita il Presidente della Provincia a trovare in tempi brevi una soluzione logica e funzionale, nel rispetto dei criteri di efficienza, efficacia ed economicità, che risolva le difficoltà dei gruppi consiliari e delle Commissioni e a contribuire a individuare soluzioni alternative per garantire alla Prefettura una nuova sede di adeguato prestigio.