Questo il testo della lettera aperta di Valerio Abbate (FI) e Gabriele Beconcini (AN) al viceministro Vittorio Sgarbi:
«Firenze, 19 luglio 2001
Illustrissimo Onorevole Vittorio Sgarbi
Le scriviamo da una delle ultime roccaforti rosse, dove le Amministrazioni di centrosinistra sono abituate a gestire la cosa pubblica con prepotenza senza preoccuparsi della voce dell’opposizione, che ha provato e sta provando, a far sentire le sue ragioni a difesa delle Cascine l’unico vero parco di Firenze, in stato di attuale profondo degrado ed incuria, diventato così luogo naturale per il diffondersi di prostituzione, spaccio e delinquenza organizzata.
Ma la nostra indignazione per la cattiva gestione di una così importante area verde con grande interesse storico e culturale si è trasformata in sgomento da quando l’Amministrazione Comunale ha intenzione di realizzare un sistema di tramvia che a giudizio della stragrande maggioranza dei cittadini deturperà per sempre il panorama di Firenze e svilirà le Cascine, essendo nel progetto previsto l’abbattimento di centinaia di alberi che interromperà la continuità del parco, che sarà così attraversato da una vera e propria ferrovia per concezione e dimensione: convogli di 30 metri, pesanti 33 tonnellate, che impediranno il passaggio ai pedoni se non grazie ad una passerella.
Aggiungasi a questo scempio la costruzione di un nuovo ponte semi ferroviario di dubbio impatto estetico anche a causa della oscena palificazione della tramvia. Siamo certi che vorrà farsi carico di valutare attentamente la situazione con lo spirito di difendere e tutelare il già morente Parco delle Cascine che fino ad oggi è stato solo sfruttato dalla delinquenza organizzata grazie alla complicità dell’Amministrazione di sinistra, che si sono susseguite nel tempo e che non hanno fatto niente per regalare alla città un’area verde di importanza storica.
Certi del Suo interessamento La salutiamo cordialmente.
I Consiglieri Comunali:
Gabriele Beconcini
Valerio Abbate»