Accordo tra Comune di Firenze e Consiglio regionale della Toscana, per trasferire la sede del Consiglio nello storico edificio di proprietà comunale in piazza Stazione, ex Convento di Santa Maria Novella, dove è attualmente ospitata la Scuola sottufficiali dei Carabinieri. Il protocollo d’intesa è stato illustrato stamani in Palazzo Vecchio dal sindaco Leonardo Domenici e dal presidente del Consiglio regionale Riccardo Nencini, presenti i vicepresidenti del Consiglio regionale Enrico Cecchetti e Piero Pizzi e gli assessori comunali all’Urbanistica Gianni Biagi e al Patrimonio Tea Albini.
L’operazione sarà possibile appena sarà realizzata la nuova Scuola sottufficiali dei Carabinieri prevista a Castello, nell’area Fondiaria: il progetto è già stato finanziato e approvato dal Ministero dei lavori pubblici (costo previsto 455 miliardi) e la consegna dei lavori è prevista dopo l’estate. Il primo atto concreto del protocollo è quello di costituire, entro luglio 2001, un gruppo di lavoro misto fra Comune e Consiglio regionale che entro la fine dell’anno dovrà indicare le sue valutazioni su alcuni aspetti determinanti: i lavori necessari alla nuova destinazione dell’immobile, le condizioni della sua cessione (in proprietà o in affitto), l’eventuale prezzo (per l’acquisto o per il canone di locazione), l’utilizzo della parte di immobile che risulterà eccedente alle necessità del Consiglio regionale, i tempi per l’effettiva disponibilità dell’edificio.
L’intesa stabilisce anche che entro marzo 2002 i due enti si impegnano a trarre le definitive conclusioni; da parte sua, il Comune ha assicurato di non ipotizzare soluzioni alternative per l’utilizzo dell’immobile.
Il convento di Santa Maria Novella – Il grande complesso ha una superficie utile lorda di circa 37mila metri quadri ed un eccezionale valore storico-artistico. Comprende tra l’altro il chiostro grande (uno dei più importanti della città, con le pareti affrescate e recuperate dopo i danni dell’alluvione del ’66), l’antico refettorio dei Domenicani, la cappella affrescata dal Pontormo dove risiedette papa Leone X durante il Concilio di Firenze.
Oggi è quasi interamente utilizzato dalla Scuola Sottufficiali dei Carabinieri ed ospita circa 400 allievi. Il complesso venne ceduto al Comune di Firenze nella seconda metà dell’Ottocento. Una prima parte nel 1868 dall’Amministrazione del Fondo per il Culto, in applicazione della legge del 1866 per la soppressione dei Conventi; una seconda parte nel 1871 da Demanio Nazionale, in applicazione della legge sulla “Iscrizione di rendita sul Gran Libro e cessione di edifizi demaniali a favore del Comune di Firenze”.
Nel giugno del 1924 venne stipulata fra il Comune e l’amministrazione militare una convenzione con la quale il Comune concedeva ai militari “a titolo gratuito alcuni stabili di sua proprietà situati tra via della Scala, via Parini, via Alamanni e piazza Stazione”, nonché “l’uso dell’area scoperta del chiostro esclusivamente per il luogo di radunata e di passeggio”. Da allora il convento è sempre stato utilizzato dai Carabinieri. Ma ora, con il trasferimento della Scuola nell’area di Castello, il complesso è destinato a tornare in uso al Comune.
Probabilmente la superficie utile è superiore alle necessità dl Consiglio regionale: l’amministrazione comunale dovrà quindi stabilire anche il possibile utilizzo della parte eccedente. Una delle ipotesi è quella di ampliare il museo di Santa Maria Novella.
La nuova Scuola sottufficiali dei Carabinieri a Castello – La convenzione siglata nel gennaio 2000 tra Comune di Firenze e Consorzio Castello (formato dalla società Nit del Gruppo Fondiaria e da Agip Petroli) ha dato avvio all’attuazione del piano urbanistico di Castello: un milione e 400mila metri cubi su un’area di 168 ettari nell’area nord-ovest della città.
La convenzione prevede anche che il Consorzio, proprietario dell’area, ceda gratuitamente al Comune terreni per 130 ettari: 80 dei quali destinati alla nuova Scuola sottufficiali dei Carabinieri, così come definito da un accordo siglato con l’Arma dell’agosto ’96. Nel frattempo il Ministero dei Lavori pubblici ha approvato il progetto esecutivo dell’opera, che prevede una parte sportiva (campo di calcio, pista di atletica, piscine), una parte abitativa (per circa 800 alloggi), una parte logistica (aule, auditorium, piazza d’armi, mensa).
La gara d’appalto è stata vinta da una Ati (associazione temporanea d’impresa) di cui è capofila la Baldassini e Tognozzi con la Irti dell’Aquila. Il procedimento è ormai alle ultime fasi burocratiche, ed entro i primi mesi dell’autunno potrà avvenire la consegna dei lavori, che una volta iniziati (entro un anno)dureranno circa sei anni. “Con questo accordo, l’amministrazione intende avviare una politica di recupero dei grandi immobili di proprietà comunale, destinati entro pochi anni ad essere liberati dalle attuali funzioni: basti pensare agli edifici oggi sede delle facoltà universitarie e degli uffici giudiziari” ha detto il sindaco Leonardo Domenici.
“La realizzazione del polo universitario e del nuovo Palazzo di giustizia nell’area ex Fiat a Novoli - hanno aggiunto gli assessori Albini e Biagi - libererà grandi contenitori nel centro storico fiorentino: è giusto riflettere fin da ora sulla loro futura destinazione. Per il Palazzo di piazza San Firenze, per esempio, stiamo pensando al trasferimento di buona parte degli uffici comunali, oggi concentrati in Palazzo Vecchio”.