FIRENZE Il ritrovamento delle navi romane ha dato nuovo slancio culturale a tutta l’area pisana. Ma ora questo slancio dovrà essere sostenuto e incrementato attraverso il completamento degli scavi e l’apertura di un museo che diverrà una delle maggiori attrazioni culturali della Toscana e dell’intero Paese. Lo ha detto l’assessore alla cultura della Regione Mariella Zoppi durante l’incontro con il ministro della cultura Giuliano Urbani, avvenuto stamani presso il municipio di Pisa. Al ministro l’assessore ha in particolare richiesto collaborazione per trovare le risorse finanziarie che saranno necessarie nelle prossime, decisive tappe degli scavi e in vista dell’apertura al pubblico del museo.
L’assessore ha aperto il suo intervento ricordando i grandi eventi che hanno arricchito e allargato, in questi ultimi anni, il patrimonio archeologico toscano: è il caso delle scoperte archeologiche avvenute tra la Valdichiana aretina (Cortona e Castiglion Fiorentino) e Prato (Gonfienti) per il periodo etrusco, o del recupero di parte delle mura di Cosa, ad Ansedonia, per quello romano.
In una fase quindi di grande impulso per la ricerca arceologica si è inserito il ritrovamento di Pisa. “Appena fuori dalla sua piazza dei Miracoli - ha detto l’assessore - Pisa si è trovata un miracolo nuovo ed insperato”. “Quest’anno – ha aggiunto - è stato magico per Pisa: per le navi, e per il raddrizzamento della torre (altro miracolo della scienza e della tecnica). E tuttavia – ha aggiunto – questi miracoli sono costosi, hanno bisogno di cure e attenzioni continue, di competenze specifiche e di fondi”.
Dopo la fase della ‘scoperta’ di un bene di questo valore, ha spiegato, ora occorrerà lavorare a fondo per renderlo fruibile attraverso un impegno costante che dovrà accompagnare tutte le fasi, dal recupero al restauro, dalla’esposizione alla valorizzazione. Di qui la richiesta al ministro: “Siamo certi che di fronte a un complesso di questa importanza saprà aiutarci a trovare le risorse necessarie per riuscire in tempi brevi (almeno ragionevoli) a compiere le operazioni necessarie per il completamento della campagna di scavi e l’apertura del museo al pubblico”.
“Un museo - ha concluso – che sarà una delle maggiori attrazioni culturali dell’intera regione e di tutta l’Italia”.