Atmosfere lounge di marca italiana sabato 14 luglio al Parterre di Piazza della Libertà con l’Orchestrina Moplain, una gustosissima formazione devota al repertorio musicale “commerciale” degli anni 50/60. Qualche esempio? I jingle degli spot Fernet Branca e Birra Peroni di quel periodo, le colonne sonore di Gianni Ferrio, le sigle della Tv dei ragazzi... L’Orchestrina Moplain nasce tre anni fa dalla voglia di esplorare e riscoprire ciò che genericamente viene definito come Lounge Music, un insieme di suoni e stili che sembravano definitivamente sepolti negli anni 50 e 60 e invece inaspettatamente attuali.
La voce misteriosa di Yma Sumac, il sound exotico di Martin Denny e di Esquivel , le colonne sonore delle spie di John Barry insieme alle sigle delle serie televisive americane più popolari, si affiancano alla creatività della produzione italiana, il “sexi-jazz” di Piero Umilani, le prove orchestrali di Ennio Morricone e di Piero Piccioni, ma anche i brani swinganti pop/jazz di Gianni Ferrio o del maestro Roberto Pregadio. Musiche che evocano luoghi esotici ed universi popolati da agenti segreti e scapoli impenitenti sempre alle prese con donne fascinose, cocktails ed auto lussuose.
Il repertorio presentato dall’ Orchestrina recupera queste atmosfere attingendo dalle pubblicità di Carosello (Fernet Branca, Birra Peroni), dai ritmi beat della cantante Brunetta (Baluba Shake), dall’ironia maliziosa di Dorellik (Arriva La Bomba), dalla bossa lounge di Jobim (Girl Of Ipanema, Desafinado), dalla Space Age Pop Music (Music To Watch Girls By, A Shot in the Dark) ed infine dalle colonne sonore dei B-Movies Italiani degli anni 70 (Eva La Venere Selvaggia).
La formazione ha subito nel tempo numerose trasformazioni; ai 10 elementi che attualmente si esibiscono sul palco, si affiancano altri che si dedicano alla ricerca ed all’approfondimento della “cultura lounge” anche in ambito non strettamente musicale (immagini, video, abiti di scena…): un tentativo di definire la nuova Generazione Cocktail.
Aggiungi un Disco a Tavola con Alessandro Bergonzoni (conduce Ernesto De Pascale) martedì 17 luglio
Attore, autore, giornalista...
Alessandro Bergonzoni è certamente uno degli artisti più divertenti e interessanti della nuova satira italiana. Assolutamente da non perdere quindi la sua session di martedì 17 luglio al Parterre di Firenze: Alessandro Bergonzoni sarà ospite infatti di Aggiungi Un Disco a Tavola, la rassegna ideata e curata dal giornalista Ernesto De Pascale, una serie di incontri con i protagonisti della cultura, dello spettacolo e dello sport. Tra un piatto di spaghetti e una pizza, un buon vino bianco e un antipasto toscano… per il piacere di parlare ma soprattutto per curiosare tra i gusti musicali di questi illustri ospiti.
Un destino a cui non potrà sottrarsi neanche l’istrionico Bergonzoni: sarà lui stesso infatti a fare la scaletta della serata, a spiegare i suoi musicisti preferiti e a mostrare le “rarities” della sua discografia. Alessandro Bergonzoni nasce a Bologna nel 1958. A 24 anni, mentre si sta laureando in Giurisprudenza, inizia la collaborazione artistica con Claudio Calabrò, da quel momento regista-supervisore di tutta la sua attività, debuttando in teatro nel doppio ruolo a lui congeniale di attore-autore con "Scemeggiata" (1982), a cui faranno seguito "Chi cabaret fa per tre" (1983) e "La regina del Nautilus" (1984).
Già in questi primi spettacoli Bergonzoni sviluppa i temi comici che diventeranno fondamentali nei suoi successivi lavori: il rifiuto del reale come riferimento artistico, "l'esplorazione" linguistica e l'assurdo come mondo comico da esplorare a tutto campo. Il 1985 oltre al debutto de "La saliera e l'ape Piera", vede Bergonzoni impegnato con le sue prime esperienze radiotelevisive: Fashination e Maurizio Costanzo Show su Rete Quattro; Il Bello della Diretta e Italia Sera su Rai Uno; Rai Stereo City su Rai Stereo Uno.
Ma è con "Non è morto né Flic né Floc" (1987) che ad Alessandro Bergonzoni arrivano i primi riconoscimenti sia da parte della critica (menzione speciale del premio I.D.I. 1988) che da parte del grande pubblico. Tra il 1988 e il 1989 Bergonzoni continua le sue partecipazioni a programmi radiotelevisivi; interviene a Buona Domenica e Maurizio Costanzo Show (Canale 5), Ieri Goggi Domani (Rai 1) e in radio a Via Asiago Tenda (Rai Stereo 1). Nell'autunno del 1989 A. Mondadori pubblica il suo primo libro : "Le balene restino sedute" vincitore nel giugno 1990 della Palma D'Oro di Bordighera come miglior libro comico dell'anno e anticipatore, sotto molti aspetti, del fenomeno editoriale degli autori comici esploso in questi anni.
Nel febbraio 1992 debutta con "Anghingò", altro capitolo della sua continua ricerca all'interno del cosmo comico, che contiene un segno narrativo decisamente diverso dai precedenti spettacoli; comincia infatti ad apparire una sorta di trama esplosa in mille frammenti che ricomposti, a volte, compongono una vera e propria storia unitaria. Nel 1994 conclude la tournée di "Anghingò" debuttando con "La cucina del frattempo" spettacolo nel quale il tentativo di piegare una doppia narrazione estremamente stringata si unisce ad una rappresentazione molto più viscerale ed a tutto campo.Il 1995 vede l'uscita per Garzanti del suo terzo libro "Il grande Fermo e i suoi piccoli andirivieni" dove per la prima volta si cimenta con la struttura del romanzo.
All'inizio del 1997 rappresenta le ultime repliche de "La cucina del frattempo" e debutta col suo nuovo spettacolo teatrale "Zius". Il 23 novembre 1999 debutta al Teatro Due di Parma "Madornale 33", lo spettacolo che Bergonzoni sta a tuttora proponendo sui palcoscenici della Penisola.
Spettacolo teatrale ad ingresso gratuito mercoledì 18 luglio
E' possibile ripercorrere la storia dell'Italia di questi ultimi quarant'anni, fosse anche attraverso un Bignami? Certo che no, nemmeno con tutta la buona volontà di questo mondo.
Però è possibile provare a restituire al pubblico le emozioni, i ricordi, le incomprensioni e le ansie, i dubbi e gli equivoci di qualcuno dei momenti e degli episodi del nostro tempo, magari filtrati da una memoria che va e che viene, una memoria di paese, cercando senza nostalgie di ricostruire un passato che fra un po' sarà dimenticato. Nessun romanticismo, ovviamente, ma certo più che gocce di emozione. E molta sorpresa: è questa la scommessa del nuovo spettacolo di Anna Meacci, che ironicamente si rifà a quei manualetti che ti permettevano di studiarti in un pomeriggio tutti i "Promessi sposi" o, appunto la storia d'Italia.
Ma altro che Bignami, servirebbe! Accade infatti che la placida e semicomica vita di Sinalunga, il paesino toscano dove Anna è cresciuta, intreccia la propria storia con quella grande, da S maiuscola, quella che vede coinvolte le persone e le cose che contano e che, ahinoi, poche volte ci sono state spiegate. Così, lungi dal provare a spiegare o denunciare cose comunque più grandi e più complesse di noi, "Bignami" tira in causa alcuni degli spettri e dei dolori, delle contraddizioni e delle indecenze di cui l'Italia si è fatta protagonista: spesso cose troppo grosse per essere vere, così incredibili che se Anna le avesse inventate non sarebbe stata credibile.
Il risultato è un viaggio all'indietro, dalla vittoria dell'Ulivo nel '96 in giù, trotterellando un po' scanzonata e un po' inquieta tra veglioni mascherati e campeggi, bombe e servizi segreti, colpi di stato e biciclette sovversive.
Nick Becattini in concerto venerdì 20 luglio.
Votato da Luciano Federighi "Miglior Nuovo Talento 1994" (Musica Jazz), Nick Becattini nasce a Pistoia il 21 Agosto 1962, dove sviluppa presto una forte passione per la musica, maturata con l'ascolto dei numerosi dischi e degli straordinari musicisti visti al Pistoia Blues Festival dal 1980.
Da allora Nick e la sua Gibson 335 macinano valanghe di note e chilometri, esibendosi nei maggiori Blues festival e clubs in Europa e Stati Uniti. Nick durante una carriera già quindicennale divide il palco con i migliori musicisti italiani e statunitensi ed acquisisce una forte presenza scenica da entertainer completo. Nick è dotato di uno stile chitarristico personale, influenzato dai grandi del Blues, del Rock e del Funky, caratterizzato da una travolgente mano ritmica e da un potente solismo lirico.
Dopo la brillante esperienza con la Model T Boogie di Giancarlo Crea (1986/1990), e i concerti a fianco di Albert King, Johnny Copeland, Phil Guy etc., Nick svolta: vende tutto e si trasferisce per un lungo periodo a Chicago (1990/1993), dove lavora con Son Seals, Otis Rush, Sugar Blue, Lucky Peterson, Billy Branch, e Buddy Scott. Tornato in Italia fonda "Nick Becattini & Serious Fun" e nel giro di pochi anni si impone all'attenzione della critica e del pubblico italiani (votati Miglior Gruppo, Musica Jazz '95) registrando il CD omonimo (1995) e "Funky People-Live!" (1997).
Nel contempo colleziona collaborazioni (Pinetop Perkins, Carey Bell, Peaches…), apparizioni televisive, continue tournee e partecipazioni ai più importanti festival Blues. Il salto di qualità nel dicembre 1998 con "Unleaded".
Approda sabato 21 luglio sul palco del Parterre il nuovo tour dei Soul & Energy, potente e dinamica formazione toscana devota al sound funk, rock e reggae. Una band composta da noti session-men del panorama toscano, abili nel riproporre i classici del rock e brani originali.
Sergio Montaleni é il cantante ed il chitarrista del gruppo: dopo varie esperienze e dopo un lungo soggiorno nel ‘95 a Chicago, in seguito a quel fenomeno musicale chiamato “acid jazz”, Montaleni realizza insieme alla band Mansueto il cd “Otello Happiness” per la nota etichetta Irma Molto Jazz. Il cd ha avuto successo in Italia e arrivera’ dodicesimo nelle chart inglesi. In seguito viene ingaggiato per il tour europeo “Get Fonky ‘95” dalla band Mister Thing, la più importante band funky-rap underground newyorkese.
L’artista pistoiese ha partecipato inoltre a numerosi tour e festival al fianco di artisti americani sia in Italia sia negli U.S.A., quali Sugar Blue-ex armonicista dei Rolling Stones-, Andy J. Forest-uno degli ambasciatori del blues in Italia-, Buddy Miles- batterista del leggendario Jimi Hendrix- e tanti altri ancora. Alla batteria siede invece Davide Malito: dopo alcuni anni di discografia e concerti rock con il gruppo Gift e con Roberto Rondelli (Ottavo Padiglione) fa esperienza come percussionista di musica improvvisata nel gruppo di teatro-danza Maline.
Suona al Belga Jazz Festival nel ‘92 con la formazione italo-belga Chinese Laundry e partecipa poi all’iniziale progetto solista di Luca Faggella, ora apprezzato cantautore livornese. Dal ‘93 inizia il capitolo blues che lo portera’ ad esibirsi ai piu’ importanti festival in Europa e negli States con artisti della fama di Pinetop Perkins e Carey Bell (membri della Muddy Waters Band), tanto per citarne alcuni. Poi gli anni del funk-soul al fianco di Dywane Thomas (attuale bassista di Zucchero) nei tour con Lannie McMillan, Rosita Still e Queen Ann.
Al basso Carlo Bonamico, cresciuto nell’ambito jazz fiorentino, trova perfetta fusione musicale nel sound.