L’area era occupata dalla Euroedile srl, che aveva richiesto di trattare 6000 tonnellate annue di rifiuti su 600 metri quadri: dalle indagini invece è emerso che ne trattava oltre 20mila tonnellate su un’area di circa 21metri quadri, senza peraltro rispettare le prescrizioni in merito ai sistemi di isolamento del terreno e alla sua messa in sicurezza. L’attività inoltre non era ufficialmente nota al Comune, che non avrebbe mai potuto autorizzarla: la ditta infatti aveva presentato una Dia (dichiarazione di inizio attività) soltanto alla Provincia, ed essendo il deposito in un area classificata come “zona agricola di particolare interesse paesistico ambientale”, sarebbe stato incompatibile con il prg, e quindi abusivo.
Il decreto di sequestro è stato emesso dal gip Daniela Mori su richiesta del procuratore Ubaldo Nannucci, dopo gli accertamenti effettuati dagli agenti del Nucleo di polizia ambientale, che da tempo avevano notato “il via vai di mezzi carichi di rifiuti edili che transitavano nella zona” e che durante le indagini avevano esaminato i ‘registri dei rifiuti’ e i Mud (la dichiarazione obbligatoria al catasto rifiuti) degli anni ’98, ‘99 e 2000. E nel febbraio scorso anche il consiglio di quartiere 2 aveva presentato una mozione al sindaco sul deposito di via del Guarlone.
“La ditta Euroedile srl – spiegano al comando della Polizia municipale – effettuava l’attività di recupero di rifiuti provenienti da demolizioni e costruzioni edili, non rispettando le prescrizioni dichiarate dagli stessi titolari, non solo per i quantitativi di rifiuti trattati, ma anche per quanto attiene ai sistemi di isolamento del terreno e alla messa in sicurezza dell’area: non c’erano barriere per l’abbattimento delle polveri e la pavimentazione era soltanto parziale. I nostri accertamenti sono proseguiti fino al maggio scorso, quando abbiamo trasmesso al pm il notizia di reato”.
E stamani è scattato il sequestro dell’area, con picchettaggio e sigilli, effettuato da tre ispettori e sette agenti. “Ora pattuglieremo l’area – spiegano i vigili ambientali – per evitare che i furgoni delle ditte edili, trovando il deposito chiuso, scarichino i laterizi dove capita. Ricordiamo che in questo caso scatta anche il sequestro del mezzo, e invitiamo gli abitanti dell’area a segnalarci questo tipo di abuso”.