Una proroga alla sospensione degli sfatti esecutivi, tavoli di concertazione a livello nazionale e locale, defiscalizzazione ai proprietari che affitteranno a famiglie sfrattate. Sono questi i punti richiesti dal sindaco Leonardo Domenici, in qualità di presidente dell’Anci e dall’assessore al patrimonio Tea Albini, assieme ad altri assessori di grandi città italiane, all’incontro avvenuto ieri a Roma col vicepresidente del consiglio Gianfranco Fini. “Abbiamo riscontrato grande disponibilità da parte di Fini – ha detto il sindaco Domenici -.
Per quanto riguarda la proroga noi auspichiamo un periodo di sei mesi, non per tirare un sospiro di sollievo e rimandare il problema, ma perché in questo modo possiamo avviare tavoli di concertazione per cercare di risolvere i casi nei settori che maggiormente ci preoccupano come i disabili e gli anziani”. La richiesta arriva in prossimità del 30 giugno, giorno in cui scadrà il termine di sospensione degli sfratti esecutivi che la Finanziaria 2001 aveva stabilito a favore di nuclei familiari con presenza di ultrasessantacinquenni o portatori di handicap.
“Vorrei sottolineare con una punta d’orgoglio – ha detto l’assessore Albini – che il modello-Firenze è stato preso come esempio a livello nazionale. Per quanto riguarda gli sfratti abbiamo affrontato caso per caso la situazione e abbiamo sempre trovato una soluzione ad hoc. A Firenze nessuna famiglia è finita in albergo o in strada. Le nostre soluzioni sono sempre state ‘da casa a casa’”. L’assessore Albini ha ricordato che in caso di proroga di sei mesi a Firenze verranno risolte sia le situazioni che si presenteranno nel prossimo semestre, ma anche quelle relative a quello che sta per chiudersi.
Alla data di oggi risultano essere inserite nella riserva sfrattati 44 nuclei familiari per i quali il giudice delle esecuzioni ha fissato l’esecuzione del rilascio con l’ausilio della forza pubblica. Di questi 44 nuclei familiari, 26 hanno proposto negli scorsi mesi opposizione all’esecuzione avvalendosi del disposto dell’articolo 80 della Finanziaria 2001. Per gli altri 18 è previsto l’acceso definitivo da parte degli ufficiali giudiziari nei prossimi mesi. “Nel corso di quest’anno – ha proseguito l’assessore Albini – sono state decine le assegnazioni effettuate dal servizio casa a favore di cittadini inseriti nella riserva sfrattati.
Sicuramente tutte quelle possibili con i limiti imposti dalla normativa regionale e dalle disponibilità, dando comunque precedenza a quanti non avevano possibilità di proporre opposizione e per i quali quindi l’emergenza assumeva un carattere marcatamente prioritario”. Quanto alla disponibilità prossime del servizio casa del Comune di Firenze (oltre ad appartamenti che potranno essere assegnati a seguito di riconsegna spontanea), la situazione è la seguente: 5 alloggi, adatti a nuclei familiari di 1-2 persone a Ponte a Ema, già disponibili e 50 alloggi (22 per 1 persona, 13 per 2 persone e 15 per 3 persone) disponibili in autunno.
“Vorrei anche ribadire – ha concluso l’assessore Albini – la richiesta di defiscalizzazione a chi affitterà a famiglie di sfattati. A Firenze abbiamo già attuato l’abbattimento di 500.000 lire dell’Ici a chi affitta a regime concordato, ma l’ipotesi è quella di arrivare ad un azzeramento totale dell’Ici. Per questo però serve una grande disponibilità da parte della proprietà perché, vorrei ricordare che Firenze, coi suoi 6920 sfratti esecutivi, è la città che ha il rapporto maggiore fra numero di abitanti e sfratti”.