La città di Carrara ospita un grande film sulla qualità a tavola.
Oltre 180 espositori per la seconda edizione di Buon' Italia. Più grande, più bella, più buona. Obiettivo: 50 mila visitatori, il doppio di un anno fa.
Si inaugura domani sera a Marina di Carrara (ore 18,30) la seconda edizione di Buon’Italia, fiera dei prodotti tipici e del turismo enogastronomico, già celebre grazie alla perfetta organizzazione, alla fama dei protagonisti e alla qualità straordinaria dell’offerta.
Gli espositori sono oltre 180, il 50 % in più di un anno fa: sono per la maggior parte toscani, ma con una quota eccellente (il 30%) in arrivo dal resto dell’Italia, prova ulteriore dell’affermarsi della manifestazione.
A tagliare il nastro inaugurale saranno gli esponenti di Carrarafiere (il presidente Luigi Danesi e il direttore Paris Mazzanti) coadiuvati dal presidente della Camera di Commercio di Carrara, Giulio Conti.
La Camera è del resto uno degli enti che patrocina Buon’Italia insieme alla Regione, al Comune, alla Provincia, alla Coldiretti di Massa Carrara, all’Unioncamere Toscana e alla Comunità Montana della Lunigiana. Gli sponsor sono invece Esselunga e Cassa di Risparmio di Carrara.
Buon’ Italia sarà strutturata così: il piazzale di Carrarafiere sarà costellato di punti di ristoro, grandi e piccoli dove passare con amici o in famiglia una ghiotta serata.
Dei due grandi padiglioni, uno sarà dedicato al mercato delle produzioni enogastronomiche.
L’altro ai prodotti tipici di qualità e a denominazione d’origine controllata. Qui spiccano una serie di protagonisti di gran nome patrocinati da Slow Food Arcigola, il cui stand propone una miniera di tesori locali, autentici campioni della buona tavola: l’agnello zerasco (o di Zeri, in Lunigiana), il lardo di Colonnata, il limone massese, il pane di Vinca e quello di Morocco, il farro e i salumi della Garfagnana, gli oli della costa apuana, i formaggi della montagna pistoiese, i celeberrimi fagioli di Bigliolo.
In questo secondo padiglione è presente anche l’Enoteca Italiana con un lista dei migliori vini della penisola. La delegazione apuana dell’Associazione Italiana dei Sommelliers (AIS) gestirà invece la cantina di Buon’Italia. Ogni sera 14 diversi sommellier professionisti coordinati da Stefano Benedetti, proporrà degustazioni guidate in un’area di 200 metri quadrati appositamente arredata. Saranno in degustazione oltre 150 etichette dei migliori vini italiani e si prevede di superare il record di mille degustazioni, già registrato nella precedente edizione.
Sempre nella stessa area gli appassionati potranno trovare un salotto con materiale informativo e strumenti professionali per procedere alle migliori degustazioni.
Nelle Sale delle Conoscenze, mani esperte inviteranno ad apprezzare vari accostamenti tra prodotti.
Poi, una serie di mini conferenze: sui vini, il cioccolato, i sigari toscani e la bistecca fiorentina pronta per risorgere alla gloria dei fornelli e della brace. La mucca pazza ormai non esiste più e quindi la bistecca fa da regina in un contesto così variegato.
Si comincia stasera con un convegno della Coldiretti dal titolo: “Un’agricoltura di qualità per un’alimentazione di qualità”, che metterà a confronto produttori e consumatori.
Protagonisti il vicepresidente nazionale, Sergio Marini, con il presidente provinciale, Vincenzo Tongiani, Federica Rossi Gaparrini, presidente delle casalinghe italiane (Federcasalinghe Donne Europee) e il segretario generale dell’Associazione Consumatori Utenti, Gianni Cabinato.
A Buon’Italia la Coldiretti sarà presente con un grande stand di circa mille metri quadrati, realizzato in funzione della propria strategia di comunicazione CAMPAGNA AMICA, in collaborazione con la Camera di Commercio.
Lo stand ospiterà anche l’ASL numero 1 di Massa Carrara con l’Unità Funzionale d’igiene degli alimenti e nutrizione e l’Unità Operativa educazione sanitaria, comunicazione e informazione.
Sarà un’ottima occasione per riscattare la nostra validità culinaria e gastronomica. Il Presidente Luigi Danesi infatti ha affermato: <
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Dopo l’intemperia mediatica dei prodotti non mangiabili, tale evento smentisce l’accaduto con il controlloe la bontà di una cucina genuina che la dice lunga sul fatto del gusto del dolce palato.
[R. A.]