Non era molto più semplice ed economico proseguire con i partner tecnologici esistenti? La domanda è del capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi e del consigliere di Forza Italia Massimo Pieri che sulla questione hanno presentato un'interrogazione. I due consiglieri del centrodestra chiedono anche di sapere «per quale motivo non si è ritenuto opportuno prendere in considerazione l’esperienza di importanti telecomunicatori quali Wind e Telecom Italia per consentire ai fiorentini in breve tempo di vedere attivati servizi a rete», «che fine ha fatto la possibilità, così come esposta alla stampa dal Vicesindaco Graziano Cioni, di seguire l’esempio della città di Siena per quanto concerne il servizio alla cittadinanza», «per quale motivo si è deciso di far entrare nella proposta di progetto una società, In-B, che non faceva parte della short list» e, infine, «cosa succederà quando ci si appresterà a scavare e verranno trovati i cavidotti di proprietà della Telecom Italia e di Wind».
giovedì, 21 novembre 2024 - 16:53
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