Il console onorario ha motivato la decisione di chiudere la rappresentanza diplomatica per mancanza di condizioni di sicurezza. Neanche due settimane fa stesso
console denunciava la vendita di merce contraffatta da parte di cittadini stranieri nella strada dove si trova il consolato e chiedeva al Sindaco di agire per una delimitazione visiva dell’area antistante i suoi uffici.
La chiusura del consolato del Senegal per motivi di sicurezza è un duro colpo all’immagine internazionale di Firenze e per questo motivo l’amministrazione deve immediatamente intervenire per ripristinare la legalità.
Lo ha detto il capogruppo del CCD Federico Tondi. «La chiusura del consolato - prosegue il documento - ha arrecato un gravissimo danno di immagine a tutta la città vista anche la pressoché totale solidarietà manifestata dagli altri consolati onorari a Firenze nei confronti di quello del Senegal in merito ai problemi sollevati». Per questo Tondi chiede anzitutto di sapere «se l’amministrazione si ritiene in qualche modo responsabile della chiusura del consolato onorario senegalese», «quali sono state le azioni compiute per impedire questo gesto» e «perché non è stata data pronta risposta agli interventi di competenza dell’amministrazione chiesti dal console onorario».
In secondo luogo il capogruppo del CCD vuole conoscere «se dopo le denunce del console onorario del Senegal il Sindaco valuti positiva la campagna condotta su questo fronte o se ritenga che proprio queste decisioni hanno contribuito a mantenere, di fatto, inalterato il problema» e «quali urgenti iniziative si intende adottare per recuperare almeno in parte il gravissimo danno di immagine a livello internazionale che Firenze ha subito».